Gli ITS come laboratorio per nuovi lavori e competenze
A Milano un convegno Umana, in collaborazione con Assolombarda, Fondirigenti, Aldai
Milano, 9 novembre 2018 - Le aziende chiedono tecnici in possesso di competenze necessarie per affrontare la trasformazione tecnologia che stanno vivendo e per sostenere la loro crescita. Gli ITS (Istituti Tecnici Superiori), nati nel 2010 per formare tecnici altamente specializzati in aree tecnologiche strategiche per lo sviluppo economico e la competitività, sono "scuole speciali di tecnologia" e costituiscono un canale formativo di livello post secondario, parallelo ai percorsi accademici.
Rappresentano la prima esperienza italiana di offerta formativa terziaria professionalizzante, strettamente legata al sistema produttivo proprio per la loro intrinseca struttura didattico-formativa, dove almeno il 30% della durata dei corsi è svolto in azienda e il corpo docente proviene per almeno il 50% dal mondo del lavoro.
Per questa ragione, Umana, rispondendo ad una iniziativa proposta da Fondirigenti, in collaborazione con Assolombarda e Aldai, ha generato un percorso di sensibilizzazione e di interventi volti alla diffusione di uno strumento ancora poco conosciuto da imprese e studenti nonostante le ottime risposte in termini di placement e di soddisfazione delle aziende.
“Il nostro obiettivo – ha spiegato Maria Raffaella Caprioglio, presidente di Umana - è far capire alle aziende, agli studenti, e alle loro famiglie, che il percorso degli Its e dell’Apprendistato è oggi una chiave straordinaria per aprire le porte del mondo del lavoro. Sono la nostra esperienza e i numeri a confermarlo. Sappiamo che circa l’82,5% dei diplomati negli Its trova lavoro ad un anno dal diploma, e nell’87,3% dei casi in un’area coerente con il percorso concluso. Ci sono punte di placement in alcune parti del territorio italiano che raggiungono il 100%. Il nostro lavoro è questo: Spiegare che questi strumenti sono la concreta rappresentazione della contaminazione fra scuola e impresa, e che questa è la strada da percorrere se si vuole evitare che in un contesto mutevole e orientato all’innovazione e all’Industria 4.0, le aziende fermino il loro sviluppo per mancanza di competenze adatte alle loro esigenze”.
“Oggi – ha continuato Caprioglio - le Agenzie per il Lavoro rivestono un ruolo centrale nella diffusione del modello duale. Per i vantaggi intrinseci del rapporto triangolare proprio della somministrazione, per la loro diffusione capillare nei territori, ma anche e soprattutto per lo stretto rapporto che hanno con il mondo dell’impresa e della scuola”.
“Questa iniziativa promossa da Assolombarda e Aldai e realizzata da Umana con il finanziamento di Fondirigenti è parte di un progetto importante, perché tocca un tema, quello degli ITS, vitale per il futuro dei nostri giovani, ma anche delle nostre imprese”. Ha dichiarato Carlo Poledrini, Presidente di Fondirigenti. “Nell’ottica di una sempre maggiore digitalizzazione dei processi che avrà un importante impatto sul mondo del lavoro, gli ITS si stanno configurando come l’istituzione formativa maggiormente indicata per far fronte ai cambiamenti portati da Industria 4.0. Bisogna sensibilizzare anche le imprese su questo tema e puntare ad un modello duale che miri all’accrescimento del network delle aziende disponibili a realizzare percorsi di alternanza scuola lavoro e apprendistato di alto livello. Resta indispensabile anche il coinvolgimento attivo delle agenzie per il lavoro che giocano in questo senso un ruolo cruciale nell’incontro tra domanda e offerta di competenze. Come Fondirigenti abbiamo fortemente investito su temi vitali per il futuro del paese, da Industria 4.0 all’educazione professionalizzante di alto livello, stanziando nell’ultimo biennio 3 milioni di euro per la realizzazione di 20 progetti strategici e il coinvolgimento di oltre 1.000 partecipanti tra dirigenti e imprese in nove regioni italiane”.
“In un’epoca di grandi trasformazioni digitali, gli ITS giocano un ruolo decisivo – ha dichiarato Alessandro Scarabelli, Direttore Generale di Assolombarda –. Favoriscono, infatti, l’incontro tra scuola e impresa attraverso un’offerta formativa che risponde in modo concreto ed efficace alla richiesta di nuove competenze da parte del mondo del lavoro. In questa logica in Assolombarda siamo da tempo impegnati a promuoverli. Basti pensare che abbiamo contribuito alla nascita di 6 fondazioni ITS in Lombardia, con 18 corsi per un totale di 438 nuovi studenti iscritti e un placement superiore all’80% entro i 12 mesi dal conseguimento del titolo di studio. Ora per rendere queste istituzioni formative delle qualificate alternative ai percorsi universitari, servono più risorse da destinare agli ITS e una legge quadro che definisca più compiutamente questo canale formativo e ne garantisca una gestione snella, autonoma e strettamente connessa con le imprese”.
All’evento - che si è svolto oggi, 9 novembre, nella sede di Assolombarda a Milano - oltre alla partecipazione di Maria Raffaella Caprioglio, presidente di Umana, e di Carlo Poledrini, presidente di Fondirigenti, ha visto anche il contributo di Alessandro Scarabelli, direttore generale di Assolombarda; Federico Butera dell’Università degli Studi di Milano Bicocca; Ermanno Rondi, presidente del Gruppo tecnico Formazione Professionale e Alternanza di Confindustria, Chiara Manfredda, responsabile Area Sistema Formativo e Capitale Umano di Assolombarda; Regione Emilia Romagna, Regione Lombardia, Regione Veneto, Regione Puglia; e la partecipazione di alcune aziende partner di Its.
Umana è una Agenzia per il Lavoro “generalista”, conta 132 filiali in tutto il territorio nazionale e 800 dipendenti diretti. Impiega mediamente 24 mila lavoratori ogni giorno e nel 2017 ha superato i 600 milioni di euro di fatturato. Offre servizi di somministrazione a tempo determinato, di staff leasing, di intermediazione, di ricerca e selezione, di outplacement, di formazione e di politiche attive del lavoro.
Fondirigenti è il Fondo interprofessionale per il finanziamento della formazione continua dei dirigenti promosso da Confindustria e Federmanager. Attivo dal 2003, promuove la cultura manageriale nelle aziende italiane e realizza analisi dei fabbisogni formativi di dirigenti ed imprese. Conta ad oggi 14 mila aziende aderenti e circa 80 mila dirigenti, con un trend in costante crescita (incremento medio annuo +1,8%).
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