Cresce del 50% la domanda di lavoratori interinali da parte delle imprese milanesi
I dati dell'Osservatorio Assolombarda-Agenzie per il lavoro del 3° trimestre 2014.
Milano, 6 novembre 2014 – Nel terzo trimestre 2014 le richieste di lavoratori interinali da parte delle imprese milanesi sono aumentate di quasi il 50% rispetto a 12 mesi fa. E’ quanto emerge dall’ultima edizione dell’Osservatorio Assolombarda, realizzato in collaborazione con le Agenzie per il Lavoro, che monitora con cadenza trimestrale la domanda di lavoratori interinali formulata dalle imprese alle agenzie.
“A un anno dal lancio dell’Osservatorio Assolombarda-Agenzie per il lavoro i dati raccolti ci consentono di avere un’analisi tendenziale dell’andamento del mercato del lavoro intermediato caratterizzato, per sua natura, da una forte stagionalità, e ci confermano anche su base annua la tendenza alla crescita misurata a livello trimestrale. Questo andamento può essere considerato un dato di un certo rilievo, seppur in un contesto sempre di grave difficoltà per l’occupazione, la cui evoluzione seguiremo con attenzione nei prossimi mesi” - afferma Mauro Chiassarini, Vicepresidente di Assolombarda con delega al lavoro e all’occupazione.
Il contributo principale è venuto dagli Addetti al commercio, le cui richieste da parte delle imprese sono cresciute di ben il 160% rispetto al terzo trimestre 2013. Negli ultimi 12 mesi risultano in deciso aumento anche le richieste di Conduttori di impianti (+65%), Tecnici (+35%) e Impiegati esecutivi (+33%); unici in controtendenza (-46%) sono i profili di Operaio Specializzato. (grafico 1)
Se nel terzo trimestre del 2013, le richieste di Addetti al commercio rappresentavano circa un quarto del totale rivolto alle Agenzie per il Lavoro, la fetta di mercato di questo gruppo professionale ha raggiunto il 43% nel terzo trimestre 2014. Gli Addetti al commercio hanno guadagnato mercato soprattutto a scapito degli Operai specializzati, il cui peso è sceso dal 20% al 7,2% diventando così la tipologia di lavoratori interinali meno richiesta dalle imprese dell’area milanese. In un anno è sceso, seppure in termini molto meno significativi (dal 18,5% al 14,6%), anche il peso del Personale non qualificato. (grafico 2)
Per quanto riguarda le figure professionali più intermediate colpisce la crescita delle richieste per gli Esercenti ed addetti nelle attività di ristorazione, il cui peso è quintuplicato passando dal 5,1% del 2013 al 26,0% di quest’anno, un incremento cui può aver contribuito l’applicazione delle novità normative riguardanti le modalità di assunzione. Mentre il profilo che ha perso più posizioni appartiene alla stessa categoria degli Addetti al commercio ed è quello degli Addetti alle vendite: in questo caso la differenza sfiora i 4 punti percentuali passando dal 13,9 % del III trimestre 2013 al 9,3% del III trimestre 2014 (9,3%). (grafico 3)
Sul fronte della reperibilità dei vari profili professionali, le maggiori difficoltà continuano ad essere segnalate per i Tecnici in campo ingegneristico e per alcune tipologie di lavoratori riconducibili alle categorie degli Operai specializzati e dei Conduttori di impianti.
Graf. 1 – Variazioni percentuali delle richieste dal III trim. 2013 al III trim. 2014, per gruppo
Graf. 2 – Evoluzione delle quote nei 12 mesi per gruppo professionale
Graf. 3 – Evoluzione delle quote nei 12 mesi per i profili più richiesti
L’indagine, svolta dall’Osservatorio di Assolombarda in collaborazione con nove tra le principali agenzie per il lavoro (Adecco Italia, Gi Group, Manpower, Men at Work, Obiettivo Lavoro, Openjobmetis, Quanta Italia, Randstad Italia, Umana) operanti nell’area milanese, monitora con cadenza trimestrale la domanda di lavoratori formulata dalle imprese alle agenzie. La rilevazione viene effettuata raccogliendo le informazioni relative a un centinaio di diversi profili professionali, identificati sulla base della classificazione delle professioni adottata dall’ISTAT. Questi profili sono riconducibili a sei raggruppamenti: tecnici; impiegati esecutivi (professioni esecutive nel lavoro di ufficio); addetti al commercio; operai specializzati; conduttori di impianti; personale non qualificato.
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