Cresce del 32% la domanda di lavoratori interinali da parte delle imprese milanesi
Osservatorio Assolombarda – Agenzie per il Lavoro: IV° trimestre 2015 Raddoppia la richiesta di tecnici (+101%) mentre restano difficili da reperire gli operai specializzati
Milano, 5 febbraio 2016 – Nel IV trimestre 2015 la domanda di lavoratori interinali da parte delle imprese dell’area milanese ((Milano, Lodi e Monza e Brianza), ricomincia a correre: + 32% rispetto allo stesso trimestre del 2014 e + 82% rispetto al 2013. Un trend positivo trainato dalla richiesta, raddoppiata, di tecnici (+101%), che nel giro di un anno hanno visto crescere la propria ‘quota di mercato’ passando dal 12% al 18%.
È quanto emerge dall’ultima indagine dell’Osservatorio Assolombarda, realizzata in collaborazione con le Agenzie per il Lavoro, che monitora con cadenza trimestrale la domanda di lavoratori interinali formulata dalle imprese alle agenzie.
“L’analisi dell’Osservatorio restituisce non solo uno spaccato dell’andamento del mercato del lavoro percepito dalle Agenzie di intermediazione ma offre anche, in termini più prospettici, una graduatoria dei profili maggiormente ricercati e dei quali le aziende hanno più bisogno – dichiara Michele Angelo Verna, Direttore Generale di Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza –. Guardando, per esempio al IV trimestre 2015, si intravedono i segnali di un risveglio della domanda di lavoro nell’area milanese. Un balzo che, se per il ‘personale non qualificato’ (+110%) può rappresentare il colpo di coda di Expo, per quanto riguarda l’aumento della domanda di profili tecnici può nascere dall’intenzione delle imprese di aumentare il proprio potenziale produttivo. Si tratta, infatti, di figure centrali nello svolgimento di processi di produzione”.
Gli Addetti al commercio restano i più ricercati anche se vedono calare in modo rilevante la loro quota di mercato dal 50% al 39%, rispetto allo stesso periodo del 2014. Al peso del gruppo contribuiscono prevalentemente gli Addetti alle vendite e gli Esercenti e addetti alle attività di ristorazione, che insieme raggiungono un’incidenza di quasi il 35% sul totale delle richieste. Di quest’ultima categoria fanno parte i camerieri dei ristoranti, i camerieri di albergo e i cuochi in alberghi e ristoranti, in testa alla classifica dei profili più intermediati.
Un altro segnale positivo rispetto all’aumento del potenziale produttivo è rappresentato dalla difficoltà di reperire determinate figure di operai specializzati (montatori, manutentori in particolare), anche se la richiesta, per il momento, è contenuta.
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