Studio sull’accessibilità per indirizzare le scelte localizzative delle imprese e orientare le politiche sulla mobilità Comunicato stampa

Studio sull’accessibilità per indirizzare le scelte localizzative delle imprese e orientare le politiche sulla mobilità

Milano, Monza, Rho e Sesto San Giovanni sono i comuni più raggiungibili tra i 189 considerati nella grande area metropolitana. Tra i meno accessibili diversi comuni dell'Abbiatense

Milano, 2 novembre 2015 – Guardando ai territori della grande area Metropolitana, Milano, Monza, Rho e Sesto San Giovanni sono i comuni caratterizzati dalle migliori condizioni di accessibilità. Seguito dalle aree territoriali a nord del capoluogo lombardo, contraddistinte da un’articolata infrastrutturazione e un’ampia offerta di servizi di trasporto su ferro, e da alcuni comuni limitrofi al comune di Milano e dell’est milanese, punti di snodo del sistema tangenziale e del passante ferroviario.

È quanto emerge dalla ricerca condotta dal Centro Studi PIM (Programmazione Intercomunale dell’Area Metropolitana), su incarico di Assolombarda, che ha analizzato il livello di mobilità integrata delle persone e delle merci rispetto alle condizioni di accessibilità, trasporto stradale e su ferro e il collegamento diretto ai tre scali aeroportuali di Malpensa, Linate e Orio al Serio, di 189 comuni (134 pertinenti alla Città Metropolitana di Milano e 55 alla provincia di Monza e Brianza).
“I valori di accessibilità rappresentano un elemento strategico per valutare l’attrattività di un territorio e il suo potenziale di sviluppo – ha dichiarato Rosario Bifulco, Vicepresidente di Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza con delega alla Competitività territoriale –. Con questo studio auspichiamo, da un lato, di fornire alle imprese uno strumento utile per indirizzare le scelte localizzative dei propri stabilimenti e, dall’altro, di offrire alle istituzioni un valido contributo rispetto alle politiche pubbliche sulla mobilità. Riteniamo, infatti, che l’accessibilità debba essere un parametro di valutazione imprescindibile nelle scelte che i policy maker sono chiamati a compiere in relazione agli assetti insediativi e agli indirizzi di sviluppo del territorio della grande area metropolitana”.
L’indagine evidenzia, inoltre, che i comuni caratterizzati dalle peggiori condizioni di accessibilità si trovano nelle zone più periferiche, a sud e ovest dell’area metropolitana e nelle porzioni settentrionali e orientali della Brianza, dove l’infrastrutturazione è meno articolata, i servizi su ferro meno consistenti e i collegamenti con il sistema aeroportuali più lunghi.
Attraverso una lettura dei livelli di accessibilità correlati alle dimensioni socio-economiche, densità di popolazione (associabile alla domanda potenziale di spostamento) e di addetti (rappresentativi della concentrazione di attività economiche), l’analisi offre anche una valutazione qualitativa che ha individuato quattro casi.
Rappresentano il 20% del totale i comuni caratterizzati da buona accessibilità ed elevata densità di popolazione e addetti e riguardano l’area di Milano e i comuni confinanti e l’area a nord e ad est del capoluogo, lungo i principali assi infrastrutturali. Raggiungono una quota dell’8%, invece, i comuni con buona accessibilità e bassa densità di popolazione e di addetti, mentre pesano rispettivamente il 53% quelli contraddistinti da scarsa accessibilità e bassa densità e il 19% quei i comuni interessati da scarsa accessibilità ed elevata densità di popolazione/addetti.
Infine lo studio mette in luce che Linate è l’aeroporto raggiungibile in tempi più brevi, entro 30 minuti, dall’86% della popolaz

Milano, 2 novembre 2015 – Guardando ai territori della grande area Metropolitana, Milano, Monza, Rho e Sesto San Giovanni sono i comuni caratterizzati dalle migliori condizioni di accessibilità. Seguito dalle aree territoriali a nord del capoluogo lombardo, contraddistinte da un’articolata infrastrutturazione e un’ampia offerta di servizi di trasporto su ferro, e da alcuni comuni limitrofi al comune di Milano e dell’est milanese, punti di snodo del sistema tangenziale e del passante ferroviario.

È quanto emerge dalla ricerca condotta dal Centro Studi PIM (Programmazione Intercomunale dell’Area Metropolitana), su incarico di Assolombarda, che ha analizzato il livello di mobilità integrata delle persone e delle merci rispetto alle condizioni di accessibilità, trasporto stradale e su ferro e il collegamento diretto ai tre scali aeroportuali di Malpensa, Linate e Orio al Serio, di 189 comuni (134 pertinenti alla Città Metropolitana di Milano e 55 alla provincia di Monza e Brianza).

“I valori di accessibilità rappresentano un elemento strategico per valutare l’attrattività di un territorio e il suo potenziale di sviluppo – ha dichiarato Rosario Bifulco, Vicepresidente di Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza con delega alla Competitività territoriale –. Con questo studio auspichiamo, da un lato, di fornire alle imprese uno strumento utile per indirizzare le scelte localizzative dei propri stabilimenti e, dall’altro, di offrire alle istituzioni un valido contributo rispetto alle politiche pubbliche sulla mobilità. Riteniamo, infatti, che l’accessibilità debba essere un parametro di valutazione imprescindibile nelle scelte che i policy maker sono chiamati a compiere in relazione agli assetti insediativi e agli indirizzi di sviluppo del territorio della grande area metropolitana”.

L’indagine evidenzia, inoltre, che i comuni caratterizzati dalle peggiori condizioni di accessibilità si trovano nelle zone più periferiche, a sud e ovest dell’area metropolitana e nelle porzioni settentrionali e orientali della Brianza, dove l’infrastrutturazione è meno articolata, i servizi su ferro meno consistenti e i collegamenti con il sistema aeroportuali più lunghi.

Attraverso una lettura dei livelli di accessibilità correlati alle dimensioni socio-economiche, densità di popolazione (associabile alla domanda potenziale di spostamento) e di addetti (rappresentativi della concentrazione di attività economiche), l’analisi offre anche una valutazione qualitativa che ha individuato quattro casi.

Rappresentano il 20% del totale i comuni caratterizzati da buona accessibilità ed elevata densità di popolazione e addetti e riguardano l’area di Milano e i comuni confinanti e l’area a nord e ad est del capoluogo, lungo i principali assi infrastrutturali. Raggiungono una quota dell’8%, invece, i comuni con buona accessibilità e bassa densità di popolazione e di addetti, mentre pesano rispettivamente il 53% quelli contraddistinti da scarsa accessibilità e bassa densità e il 19% quei i comuni interessati da scarsa accessibilità ed elevata densità di popolazione/addetti.

Infine lo studio mette in luce che Linate è l’aeroporto raggiungibile in tempi più brevi, entro 30 minuti, dall’86% della popolazione e dal 91% degli addetti. Per raggiungere Malpensa e Orio al Serio occorrono, invece, tra i 31 e i 50 minuti (per il 79% e l’86% di popolazione e addetti a seconda dell’aeroporto considerato). Mentre è più contenuta, tra il 4 e il 7% a seconda dell’aeroporto considerato, la quota di coloro che impiegano oltre 50 minuti per raggiungere gli aeroporti.

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