The Digital Economy and Society Index
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Rapporto della Commissione Europea.
In sintesi
Nell’Indice di digitalizzazione dell’economia e della società (DESI 2019) della Commissione europea l’Italia risulta in 24° posizione su 28 Stati membri dell’UE, davanti solo a Polonia, Grecia, Romania e Bulgaria. Il punteggio italiano è di circa 10 punti inferiore alla media UE (43,9 vs 52,5).
I top performer risultano essere i paesi nordici, Finlandia, Svezia e Paesi Bassi, che sfiorano i 70 punti. Spagna (56,1) e Germania (54,4) ottengono un punteggio sopra la media europea, mentre la Francia (51,0) è al di sotto, ma con ampio vantaggio rispetto all’Italia.
Composizione dell’indice
L’indice è composto da 5 capitoli tematici:
Entrando del dettaglio dei singoli capitoli, emerge un buon posizionamento dell’Italia nella disponibilità dei servizi pubblici online e degli open data. Cresce la copertura a banda larga veloce, mentre permane il ritardo nella connettività superveloce. Le competenze digitali e l’utilizzo di Internet restano al palo: più della metà della popolazione non possiede competenze digitali di base e di conseguenza resta basso l’utilizzo dei servizi online. Anche sul fronte imprese, persiste un ritardo in termini di vendite online da parte delle PMI.
Nel dettaglio:
1) Connettività: l’Italia si posiziona al 19° posto, sopra la Francia e la media UE. Ad incidere sulla performance sono la diffusione della banda larga veloce NGA, con una copertura delle famiglie del 90% nel 2018 (83% media UE), e la copertura 4G che nel 2018 raggiunge il 97%. Permane un ritardo nella diffusione della banda larga ultraveloce (24% contro una media UE del 60%).
2) Capitale umano: l’Italia si posiziona al 26°posto. Solo il 44% degli individui tra i 16 e i 74 anni possiede competenze digitali di base (57% media UE). Bassa è anche la percentuale di occupati con qualifica di specialisti ICT (2,6% vs 3,7% media UE), così come la percentuale di laureati ICT pari all’1% (3,5% media UE e 4,5% Germania).
3) Utilizzo di Internet: l’Italia si posiziona al 25° posto. Il 19% degli individui residenti in Italia non ha mai usato Internet. Le attività online più diffuse sono: streaming o il download di musica, video e gioco online. Seguono l’uso di social network e la lettura delle notizie online (ultima posizione sui 28 membri dell’UE). L’utilizzo di Internet legato alle transazioni è scarso: tra gli utenti Internet, il 46% utilizza il banking online (contro il 64% della media UE e della Spagna) e il 47% fa shopping online (contro il 69% della media UE e l’82% della Germania).
4) Integrazione della tecnologia digitale: l’Italia si posiziona al 23° posto. Solo il 10 % delle PMI vende online (quasi la metà della Germania) e solo l'8% del fatturato proviene da vendite online (10% media UE). Buona invece è la percentuale di imprese che nel 2017 ha condiviso informazioni per via elettronica (37%, 3 punti percentuali in più della media UE).
5) Servizi pubblici digitale: l’Italia si posiziona al 18° posto. In particolare, è al 4° posto in materia di open data, con un punteggio dell'80% (64% media UE) e all’8° posto in materia di servizi di sanità digitale. Tuttavia, i cittadini che nel 2018 hanno fatto uso di servizi e-Government sono solo 37% (64% media UE).
Women in Digital
Una novità rispetto agli scorsi anni è l’indice “Women in Digital” che valuta la partecipazione delle donne nella “digital economy” secondo le dimensioni: 1) utilizzo di Internet, 2) competenze digitali, 3) competenze specialistiche e occupazione.
Anche in questo caso l’Italia si posiziona quart’ultima, sotto la media europea.
Scomponendo l’indice per le dimensioni risulta:
1) Utilizzo di Internet: la percentuale di donne italiane che utilizzano Internet è 38,5% contro una media europea del 53,1%. Particolarmente bassa è la percentuale di donne che utilizza i servizi di online banking, circa 22 punti percentuali in meno della media UE.
2) Competenze internet e digitali: la percentuale di donne italiane con competenze digitali è sensibilmente inferiore alla media UE (37,9% vs 53,1 della media UE). Sulla dimensione impatta la scarsa percentuale di donne con competenze digitali superiori a quelle di base (17% vs 28% della media UE). Tuttavia, nella fascia d’età 16-24 anni, la percentuale di donne con competenze digitali superiori a quelle di base è più alta di quella degli uomini.
3) Competenze specialistiche e occupazione: la dimensione registra uno score di 39,2 a fronte di una media UE di 43,9. Hanno una laurea in discipline STEM l’11,2% delle laureate italiane contro il 13,1% delle europee e il 16,2% delle francesi.
Il report completo è disponibile al seguente link: report completo.
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