Taxing Wages 2018: Italia, cuneo fiscale al 47,7%
Scegli un argomento
Rapporto annuale dell'OCSE.
In sintesi
E’ stato diffuso “Taxing Wages”, il rapporto annuale dell’OCSE che mette a confronto il “cuneo fiscale” (oneri e tasse a carico di imprese e lavoratori) in 35 paesi.
In Italia, un “lavoratore standard” senza carichi familiari, moglie o figli è sottoposto a un cuneo fiscale del 47,7%. La percentuale è composta per il 16,5% di imposte personali sul reddito e per 31,2% di contributi previdenziali che ricadono in parte sul lavoratore (7,2%) e in parte sul datore di lavoro (24,0%).
L’Italia è al terzo posto tra i Paesi Ocse per il peso del cuneo fiscale sul costo del lavoro, seguita a ruota dalla Francia (47,6%) e ben staccata dalla Spagna quindicesima nella graduatoria (39,3%). Peggio del nostro paese, soltanto Belgio (53,7%) e Germania (49,7%).
Riproporzionando rispetto al salario netto e distinguendo gli oneri a carico del lavoratore con quelli a carico dell’azienda, la situazione è sintetizzata nel grafico sottostante. Si osserva che, sebbene posizionata al primo posto, la Germania mostra una quota di oneri a carico del lavoratore doppia rispetto a quella dovuta dall’impresa.
Altre considerazioni emergono dall’analisi delle serie storiche.
• Dal 2008 ad oggi la situazione relativa di Germania e Francia è migliorata mentre nel nostro Paese il cuneo è cresciuto (era 46,6% nel 2008).
• Nel 2010 la Germania ha migliorato la sua posizione competitiva intervenendo sulla componente fiscale, riducendola di quasi 2 punti percentuali …
• … mentre la Francia è intervenuta sulla componente contributiva delle imprese, riducendola - a partire dal 2012 - di oltre 4 punti percentuali …
• … e alzando nel contempo quella dei lavoratori di un punto percentuale.
Il rapporto di ricerca completo è disponibile al seguente link: report completo.
Non sei associato e ti servono informazioni?
ContattaciAzioni sul documento