Platform economy: definizioni e prospettive

Analisi di definizioni, attori e modello di business nell'ambito della platform economy.

Questo studio nasce da un gruppo di lavoro attivato dal Vice Presidente di Assolombarda Mattia Macellari al fine di sviluppare progettualità e servizi per le imprese nel contesto della platform economy. Pur senza l’ambizione di risolvere un dibattito tanto ampio quanto aperto, la ricerca costituisce una prima sistematizzazione della crescente letteratura sul tema utile a fornire una definizione e un framework all’interno del quale contestualizzare le future iniziative dell’associazione.

A partire dall’analisi condotta la platform economy è stata definita quale nuovo modello di business che usa la tecnologia per connettere persone, organizzazioni e risorse all’interno di un sistema interattivo (non strettamente digitale) in cui si crea e scambia valore. Sebbene il termine sia associato prevalentemente alle piattaforme online, in realtà interessa anche aziende operanti al di fuori del mondo digitale. Infatti, tra gli attori principali di questa nuova economia si trovano non solo operatori, produttori e consumatori della piattaforma, ma anche attori terzi identificabili potenzialmente con tutte le imprese che sfruttano la piattaforma come infrastruttura o acquisiscono e integrano i dati da essa raccolti nel proprio modello di business, pur senza agire direttamente sulla piattaforma. Il confine tra imprese terze ed operatori digitali, consumatori e produttori è labile, in quanto uno stesso attore può rivestire entrambi i ruoli, contemporaneamente oppure in momenti diversi a seconda della necessità.

In questo sistema imprenditoriale, la creazione di valore avviene in gran parte in rete ed esternamente alla singola impresa, traendo vantaggio competitivo dalla capacità di creare effetti network positivi, di operare a minori costi e di ampliare e personalizzare l’offerta. Nasce dunque un nuovo modello di business, fondato sulla quantità e qualità delle relazioni tra gli utenti.

Con la platform economy si ribaltano pertanto le tradizionali logiche e caratteristiche dell’impresa, non più incentrata sulle risorse interne e circoscritta a un luogo fisico, bensì in grado di sfruttare risorse terze e di operare a livello globale. Questa orchestrazione, se operata con successo, cambia in modo radicale le regole della competizione tra imprese. Offre inoltre possibilità inedite di gestire le risorse, in funzione di una tendenza sempre maggiore di rispettare sostenibilità non solo economica, ma anche sociale e ambientale.

Tuttavia, il potenziale della platform economy non si è ancora pienamente espresso e il dibattito sui futuri sviluppi e occasioni di regolamentazione è aperto. In particolare, intorno alle piattaforme si sta sviluppando un «disruption-reproduction debate: si tratta effettivamente di un nuovo modo di organizzare l’attività economica in maniera più sostenibile da un punto di vista economico, ambientale e sociale, oppure continua o finanche esaspera trend negativi esistenti?

Ad oggi il quesito rimane aperto, ma offre senza dubbio il pretesto per approfondire il tema. D’altronde, questo studio e le sue considerazioni vogliono costituire un punto di partenza da un lato per successivi ragionamenti di policy, dall’altro per sviluppare progettualità e servizi per le imprese nel contesto dell’economia delle piattaforme.

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