L'economia delle regioni italiane
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Report n° 43 della Banca d'Italia.
Sintesi
Il rapporto periodico della Banca d’Italia presenta un aggiornamento del quadro macroeconomico e congiunturale delle diverse ripartizioni territoriali italiane.
Quadro d’insieme
Dal punto di vista della ripresa, nel 2015 l’Italia presenta una spaccatura tra il Centro-Nord, che mostra tassi di crescita più positivi (1,0%) e l’area meridionale (+0,1%): si evidenzia, tuttavia, che il Mezzogiorno torna a crescere dopo sette anni consecutivi di calo. La crescita più debole dell’Italia Meridionale riflette la minore rilevanza della domanda estera e il più sfavorevole andamento della domanda interna a cui è legata l’economia locale.
Imprese
La ripresa ha coinvolto maggiormente le imprese dell’industria e dei servizi mentre è più debole nel settore delle costruzioni. In particolare, nell’industria è migliorato il giudizio delle imprese sul livello degli ordini e della produzione: in tutte le ripartizioni il recupero si è concentrato nella prima metà del 2015, trainato dalla dinamica positiva degli ordini interni. Ulteriori segnali positivi provengono dalle previsioni sull’andamento degli ordini (con saldo più ampio sulla componente estera).
Per quanto riguarda gli investimenti, i piani formulati per il 2015 sono stati confermati, e si prevede un ulteriore espansione per il 2016.
Andamenti finanziari
Rispetto alla fine del 2014, la dinamica dei prestiti presenta a giugno 2015, su base annua, segnali di recupero nei settori della manifattura e dei servizi. Ancora in contrazione i prestiti alle imprese delle costruzioni, specie al Nord.
Inoltre, in tutte le ripartizioni del Paese la domanda di finanziamenti è cresciuta, rafforzando la tendenza emersa nella seconda parte del 2014: l’incremento della domanda è risultato più marcato nel Centro e nel Nord Ovest. La componente legata agli investimenti si è rafforzata nel Nord ed è tornata a crescere nel Centro e nel Mezzogiorno.
Qualità del credito
A giugno 2015 la rischiosità dei prestiti, misurata dal flusso di nuove sofferenze in rapporto ai finanziamenti, è rimasta più elevata nel Mezzogiorno (4,0% a fronte del 2,5% nel resto del Paese). Le nuove sofferenze sono concentrate soprattutto nel settore delle imprese, in particolare quelle delle costruzioni.
Le famiglie
Nei primi sei mesi del 2015 il reddito disponibile in termini reali è tornato a crescere rispetto al primo semestre 2014, in linea con le più favorevoli condizioni del mercato del lavoro.
La moderata ripresa dei consumi delle famiglie, avviata nel 2014, è proseguita nel corso del 2015, sostenuta soprattutto dalla componente dei beni durevoli.
Segnali positivi si registrano anche nel mercato delle abitazioni: nella prima metà del 2015 le compravendite di immobili per uso residenziale sono aumentate in tutte le aree del Paese, fatta eccezione per il Centro.
Mercato del lavoro
Nel primo semestre 2015 si è registrata una ripresa anche dell’occupazione, più marcata nel Mezzogiorno rispetto al Centro Nord, con differenze tra il Nord Ovest più dinamico (0,8%) e il Nord Est in leggera diminuzione (-0,1%).
Domanda estera
Le esportazioni, che avevano già superato i livelli pre-crisi alla fine del 2014, continuano a crescere anche nei primi sei mesi del 2015 in tutte le aree del Paese rispetto alla prima metà dell’anno precedente.
Nel primo semestre del 2015 l’80% delle esportazioni è determinato da Piemonte, Veneto, Lombardia Lazio ed Emilia Romagna:
Sull’export delle regioni centro meridionali pesano maggiormente le destinazioni europee, mentre per il Centro Nord i mercati extra-europei sono trainati soprattutto dalle esportazioni verso gli Stati Uniti.
I settori che contribuiscono con maggiore rilevanza sono i mezzi di trasporto e macchinari e, per il Centro in particolare, il chimico-farmaceutico e i metalli.
Il report completo è disponibile al seguente link: report completo.
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