Il ritardo digitale in Italia
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Report EY
In sintesi
L'emergenza COVID-19 ha messo sotto stress le infrastrutture (in particolare la rete di telecomunicazioni) a causa dell’improvviso aumento della domanda di servizi digitali e ha evidenziato gradi diversi di resilienza e adattabilità allo shock: solo le aree territoriali con banda larga e le aziende e le pubbliche amministrazioni che in passato avevano investito nella digitalizzazione si sono trovate ben attrezzate per affrontare la situazione.
Occorre dar seguito al “volano digitale” creato dal lockdown in termini di soluzioni di smart working e vendita di servizi e prodotti a “distanza”.
I driver da cui ripartire per sostenere lo sviluppo digitale italiano sono:
- Connettività
- Alfabetizzazione digitale di individui e piccole imprese
- Supporto economico negli investimenti ICT
- Supporto alle politiche green e sostenibili
Per questo motivo è necessario puntare su cinque leve: Reti, Dati, Cloud, Sicurezza e Competenze digitali.
Il Digital Infrastructure Index misura il grado di infrastrutturazione digitale di un territorio, distinguendo tra l’infrastruttura di connettività (che attiene principalmente agli investimenti degli operatori TLC) dalla diffusione dell’IoT. Tra le infrastrutture, quelle digitali giocano un ruolo sempre crescente. Secondo l’analisi territoriale di EY sulle filiere produttive investendo in infrastrutture digitali in quei territori dove si concentrano le filiere, si fornisce una spinta decisiva all’intero sistema produttivo italiano.
Con un punteggio di 92,2 su 100 Milano è presente in modo significativo in tutte le 17 filiere considerate (macchinari industriali, transportation and logistics, produzione automotive, dispositivi medici, farmaceutico, agrifood, fashion & luxury, turismo, retail food, retail & consumer non food, retail automotive, real estate, energy – oil, gas & power, construction and building, media & entertainment, technology and telco, altro manifatturiero).
Dopo Milano, la seconda provincia lombarda è Monza Brianza (con un punteggio di 56,2). Seguono nella parte verde della classifica Brescia (55,1), Bergamo (50,8), Pavia (47,6) e Lodi (47,3).
I colori indicano la maggiore o minore incidenza della provincia sul fatturato totale della filiera
È inoltre interessante osservare il livello di infrastrutturazione digitale delle filiere produttive in Italia, vale a dire quanto le filiere sono supportate dalle infrastrutture digitali nei territori dove operano. Sono sette le filiere che superano il livello medio nazionale: tra di esse spiccano Technology & Telco e Media & Entertainment che, come sottolinea lo studio EY, sono fortemente concentrati nei territori metropolitani del Nord, tra i quali Milano.
Il report completo è disponibile al LINK.
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