GLI SCAMBI MONDIALI IN CRESCITA RAPPRESENTANO PIÙ CHE MAI UN’OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE ITALIANE

Rapporto annuale di ICE-Prometeia.

In sintesi

Ice e Prometeia hanno presentato il loro rapporto annuale che offre una panoramica sullo scenario attuale e previsionale del commercio internazionale. Gli scambi mondiali accelerano soprattutto grazie ai grandi mercati emergenti, rendendo così più solida la crescita.

La stima delle importazioni mondiali di manufatti a fine 2017 è contraddistinta da un segno positivo per tutte le aree (+4,6% a livello globale), sia nei mercati emergenti sia in quelli avanzati. Il minor squilibrio tra le aree, dovuto ad una crescita diffusa degli scambi commerciali, dà luogo ad una crescita più equilibrata.

1 - import manufatti

Ai risultati principali dello scenario di riferimento previsto da ICE-Prometeia si aggiungono anche altri elementi. In primis si osserva che,  dopo un decennio, gli scambi commerciali internazionali tornano ad essere più dinamici del PIL.

2 - pil e commercio mondiale

Inoltre, nei mercati emergenti sono previsti in crescita gli investimenti infrastrutturali che offrono alle imprese italiane opportunità di crescita degli scambi commerciali.

Demografia e digitale: due canali per il Made in Italy

Nei mercati emergenti la quota di popolazione under40 è ampia (quasi il 60% della popolazione) e di particolare interesse per le imprese italiane perché dà luogo a modelli di consumo potenzialmente in crescita rispetto ai mercati più maturi e demograficamente meno dinamici.
A questo aspetto si aggiunge anche la forte presenza di nativi digitali che individuano nell’e-commerce multicanale di accesso ai prodotti di qualità dei Paesi avanzati: il fattore digitale diviene sempre più un’opportunità strategica per il Made in Italy per penetrare mercati nuovi o ancora poco presidiati dalle imprese italiane.

La sfida per le imprese italiane

Le imprese italiane sono chiamate a sfruttare al meglio lo scenario di crescita previso per i prossimi decenni. Già alcuni settori dimostrano che il Made in Italy ha saputo difendere e, in alcuni casi accrescere, le proprie quote di mercato. Ne è un esempio l’Alimentare:

3 - quota esportatori italiani

La ripresa c’è ma non mancano i fattori di rischio

Certamente non possono essere esclusi alcuni fattori di rischio che potrebbero dar luogo ad un’evoluzione diversa del commercio internazionale:
• un rialzo dei tassi più consistente di quello previsto, soprattutto in alcuni mercati emergenti
• la volatilità dei cambi più accentuata
• l’hard landing in Cina
• il ribasso delle commodity
• l’incertezza e le tensioni politiche.

 

Il report completo è disponibile al seguente link: report completo.

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