Education at a Glance 2019
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Istantanea sull’istruzione in Italia: spunti dal rapporto annuale dell'OCSE.
L’OCSE ha diffuso il report “Education at a glance 2019”, la pubblicazione annuale che fornisce una panoramica sui sistemi di istruzione (struttura, finanziamenti e performance) dei 36 Paesi membri dell’OCSE e di altri Paesi partner dell’organizzazione. Di seguito sono riportati alcuni degli highlights che rappresentano ancora una sfida per il sistema di istruzione italiano.
È necessario un maggiore sforzo per incentivare la formazione terziaria
In Italia, solo il 19% dei 25-64enni ha un’istruzione terziaria, contro la media OCSE del 37%. Miglioramenti si registrano per le generazioni più giovani: tra i 25-34enni la quota di persone con titolo di studio terziario è più elevata ed pari al 28%. Per quanto riguarda le discipline STEM, la quota di 25-64enni con un’istruzione terziaria in ingegneria, industria manifatturiera ed edilizia è bassa (15%), sebbene sia leggermente più alta tra i neo-laureati (17%).
Rimane ancora contenuta la quota di iscritti ad un Istituto Tecnico Superiore, pari al 1,7% delle matricole (iscritte per la prima volta nel 2017). Tuttavia, gli ITS sono percorsi formativi a livello terziario relativamente nuovi in Italia, che le istituzioni italiane stanno ancora promuovendo come canale per facilitare l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro.
Il vantaggio in termini di reddito per chi è in possesso di un titolo di studio terziario è il 39% tra i 25-64enni rispetto agli adulti con livello di istruzione secondario superiore (57% la media OCSE); il gap è del 19% tra i 25-34enni (38% la media OCSE).
Per quanto riguarda la formazione terziaria post laurea, in Italia il dottorato è conseguito dallo 0,5% degli adulti, contro l’1,2% medio OCSE. Emergono differenze di genere nelle discipline del dottorato. La quota di donne tra i dottori raggiunge: il 53% in scienze naturali, matematica e statistica; il 58% in ambito artistico e umanistico; il 64% nei settori della sanità e della previdenza sociale. I dottori uomini sono maggiormente presenti nelle discipline di ingegneria, industria manifatturiera e edilizia (64%). Tuttavia, la quota di donne in questo campo è del 36% contro il 32% nella media OCSE.
Deve rimanere ancora alta l’attenzione verso i giovani NEET
Con il 26% di NEET tra i 18 e i 24 anni, contro la media OCSE ben più bassa e pari al 14%. La quota di NEET italiani scende all’11% tra i 15-19enni mentre è ben più elevata tra i 20-24enni (29% donne, 28% uomini), la fascia di età in cui inizia la transizione verso l’istruzione terziaria o l’accesso al mercato del lavoro. Tra i 25-29enni, invece, la quota di NEET è del 23% (11% la media OCSE), valore che colloca l’Italia al terzo posto dopo Grecia e Turchia:
Percentuale di NEET tra i 25-29enni, per livello di istruzione (2018)
Fonte: OCSE
Il corpo docenti è mediamente più anziano rispetto agli altri Paesi dell’OCSE
Secondo le analisi dell’OCSE l’Italia sarà chiamata a sostituire metà degli attuali docenti entro i prossimi 10 anni. Il corpo docenti italiano, infatti, è tra i più anziani tra i Paesi OCSE. In particolare, l’Italia è al primo posto per quota di insegnanti ultra 50enni, nel 2017 pari al 59%. A questo primato, si affianca la più bassa quota di insegnanti nella scuola primaria e secondaria tra i 25 e i 34 anni (0,5%).
La spesa italiana per studente è in crescita, ma non tiene il passo con gli altri Paesi OCSE
Nel 2016 la quota di PIL italiana destinata all’istruzione, dalla scuola primaria fino all’università, è il 3,6% contro una media OCSE del 5%. L’investimento finanziario per studente varia secondo il livello di istruzione: la spesa varia dagli 8.000 dollari statunitensi nell’istruzione primaria, ai 9.200 nell’istruzione secondaria, fino agli 11.600 nei corsi di studio terziari. Per quanto riguarda l’istruzione terziaria, la spesa italiana per studente corrisponde al 74% della media OCSE e scende a 7.600 dollari statunitensi se si esclude la spesa per ricerca e sviluppo.
Il report completo è disponibile al seguente link: report completo.
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