Economia lombarda: le eccellenze da cui ripartire

Analisi di Cassa Depositi e Risparmi.

In sintesi

5 eccellenze da cui ripartire nel post Covid

Si tratta di elementi trasversali da cui ripartire perché asset in cui la Lombardia vanta già vantaggi competitivi in Italia e/o rispetto alle altre grandi regioni europee e perché ‘piattaforme’ di rilancio per tutti i settori di attività. Solo elementi di competitività non solo a servizio dell’economia lombarda ma dell’intera economia italiana.

1. Ricerca, innovazione e formazione
La Lombardia si caratterizza per una spiccata tendenza alla ricerca e all’innovazione, con la più alta spesa in ricerca e sviluppo in valore assoluto rispetto a tutte le regioni italiane (5,2 miliardi di euro nel 2018, l’1,3% del PIL), quasi 115 mila ricercatori (il 22% del totale italiano) e una ricerca accademica in linea con i migliori benchmark europei (25 articoli scientifici con un elevato numero di citazioni ogni milione di abitanti vs 26 Bayern, 23 Rhône-Alpes, 33 Cataluña). La propensione all’innovazione è confermata dall’elevato numero di startup innovative (solo a Milano più di 2.000, il 17% del totale nazionale) che hanno scelto di insediarsi qui grazie alla presenza di fattori abilitanti diversificati e di qualità: dal tessuto economico agli incubatori alla finanza, dai centri di ricerca alle università, dal capitale umano a una fitta rete di relazioni sociali.
Inoltre, la Lombardia assorbe un terzo di tutte le richieste di brevetto italiane presentate allo European Patent Office (1.500 nel 2019). In questo caso, però, si produce molta innovazione ma meno del potenziale: nel confronto europeo, questa performance è peggiore rispetto alle regioni più competitive di Francia e Germania, sia come numero assoluto di domande sia come rapporto sulla popolazione.

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2. Servizi finanziari
In Lombardia lavorano nei servizi finanziari oltre 150 mila persone, realizzando un valore aggiunto pari a quasi 24 miliardi di euro. Questo primato a livello italiano si ridimensiona nel confronto europeo se si considerano gli occupati, ma il comparto registra performance decisamente migliori in termini di valore aggiunto (solo Londra registra una quota di valore aggiunto dei servizi finanziari sul totale superiore a quella lombarda).
Oggi la situazione pandemica e i nuovi livelli di indebitamento delle imprese rendono ancora più strategico contare su un mercato dei capitali solido e diversificato. In particolare, la Lombardia vanta un primato sul mercato italiano del private equity e del venture capital, con un numero di operazioni su imprese del territorio pari al 41% del totale nazionale. Tuttavia, questo primato si inserisce in un mercato italiano in crescita ma ancora limitato: nel 2019 in Italia sono stati investiti 7,2 miliardi di euro per un totale di 370 operazioni vs in Europa quasi 110 miliardi di euro per 8 mila operazioni.
Traino del comparto lombardo è ovviamente la piazza finanziaria di Milano. Secondo il Global financial centres index che misura la competitività dei centri finanziari internazionali, Milano si posiziona oggi al 38° posto su 111 centri globali: una posizione inferiore a piazze importanti come Francoforte (11°), Parigi (18°), Amsterdam (22°) e Madrid (28°), ma in veloce risalita (nel 2017 Milano era 54°).

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3. Sistema fieristico
Il sistema fieristico lombardo si caratterizza per numerosi soggetti: 13 centri fieristici di rilievo nazionale e internazionale, 8 quartieri fieristici di livello regionale espressione delle vocazioni produttive e commerciali del territorio. In particolare, il polo di Fiera Milano rappresenta il 20% circa del mercato fieristico nazionale e la terza piazza europea per dimensioni e rilevanza, dopo Francoforte e Hannover.
È un’industria che negli anni ha consolidato il proprio ruolo a supporto del sistema produttivo e del commercio internazionale: l’Italia è il quarto paese al mondo (dopo Usa, Cina e Germania) per numerosità dei poli fieristici ed estensione degli spazi coperti a disposizione delle manifestazioni, con un’incidenza del 6,6% sul totale mondiale. Nel post pandemia ci si attende che le manifestazioni in presenza continueranno a svolgere un ruolo fondamentale, con gli eventi digitali ad accompagnamento e completamento dell’offerta.

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4. Rete aeroportuale
In Lombardia ogni anno transita quasi un terzo dei passeggeri aerei nazionali e oltre tre quinti delle merci cargo totali. Inoltre, con un volo diretto dalla Lombardia si raggiunge più di quattro quinti del PIL e della popolazione europea e con in media uno scalo intermedio si possono raggiungere tutti gli aeroporti continentali.
È un comparto che è stato fortemente colpito dalla crisi Covid (la mancata spesa dei visitatori in Lombardia è stimata intorno a 1,2 miliardi di euro solo tra marzo e maggio 2020) e che, già prima della pandemia, presentava margini di miglioramento nel confronto europeo. Sarà una rete fondamentale per la ripartenza della regione, e dell’intero Paese, facendo leva sul ruolo predominante degli scali lombardi tra quelli nazionali e sul posizionamento relativamente buono in Europa: è una rete che può aiutare il sistema produttivo a integrarsi sempre di più nelle catene globali del valore, favorire l’e-commerce, intercettare la ripartenza dei flussi turistici.

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5. Mobilità sostenibile
Milano è la capitale italiana della mobilità sostenibile, sia per mobilità realizzata a emissione zero (attraverso mezzi elettrici o spostamenti ciclopedonali), sia per accessibilità a servizi come TPL, mezzi di trasporto in condivisione o piste ciclabili. Milano, come l’intera Lombardia, vedono nella mobilità sostenibile un tema di rilevanza strategica per la necessità di ridurre i livelli di inquinamento e per l’esigenza di gestire lo spostamento giornaliero di grandi flussi di persone e merci.
La sostenibilità della mobilità regionale si gioca su quattro assi principali: l’efficienza del sistema dei Trasporti Pubblici Locali, la capillarità dei trasporti ferroviari, l’integrazione della sharing mobility con il resto della mobilità privata, l’attenzione per la mobilità elettrica (la Lombardia registra il maggior numero di colonnine di ricarica per autoveicoli elettrici in Italia, oltre 2.500).

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3 sfide
1. Mantenere la capacità attrattiva di persone e imprese
2. Completare il percorso di avvicinamento alle altri grandi regioni europee
3. Conservare l’equilibrio di sviluppo tra Milano e il resto della regione e tra la regione e il resto d’Italia

3 strade da percorrere
1. Investire ulteriormente nel digitale
2. Investire sui trasporti e la logistica
3. Investire nella transizione ecologica

Il report completo è disponibile al seguente LINK.

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