Distretti Italia: la perdita di export dell’anno 2020 è del -12,7% grazie al recupero della seconda metà dell’anno
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Monitor dei Distretti - Intesa Sanpaolo, marzo 2021
Export dei distretti al -3,7% nel quarto trimestre, senza Moda al +1,4%
Nella parte finale del 2020 è proseguita la fase di recupero dei distretti industriali italiani, avviata durante l’estate: l’export ha mostrato un lieve calo -3,7% nell’ultimo trimestre rispetto a un anno prima, dopo il -4,9% tendenziale del terzo trimestre e il -33,2% del periodo aprile-giugno.
A pesare particolarmente è il risultato ancora molto negativo del Sistema Moda (-15,2%), al netto del quale la performance all’estero dei distretti risulta addirittura lievemente superiore ai livelli di fine 2019, pari al +1,4%. I numeri delineano dunque un chiaro rimbalzo a ‘V’ dell’attività dell’industria, che sta mostrando una reattività molto maggiore rispetto a quanto registrato nella precedente crisi. Così, se nel 2009 il bilancio complessivo delle vendite all’estero dei distretti si era chiuso con un -21,1%, le performance della seconda parte dell’anno hanno permesso di contenere al -12,7% la variazione negativa nel 2020.
Proseguono in positivo i distretti dell’agro-alimentare, accelerano quelli del Sistema casa, dei metalli e altri intermedi, e anche della meccanica. Soffrono ancora quelli della Moda
Il recupero è più marcato nelle filiere legate al mondo delle costruzioni e del Sistema casa, in particolare nei distretti di Elettrodomestici (+12,2% nel quarto trimestre), grazie al traino dei consumi della Germania (spinti dalla riduzione temporanea delle aliquote IVA in vigore nella seconda metà dell’anno).
In autunno hanno accelerato anche i distretti del Mobile (+2,6%) e quelli che realizzano Prodotti e materiali da costruzioni (+3,4%). In territorio positivo pure i territori specializzati in Prodotti in metallo (+1%) e in Altri beni intermedi (+2,3%), che beneficiano anche della ripresa dei prezzi delle materie prime. Inoltre, è proseguita la crescita dei distretti agro-alimentari (+4,1%), con un andamento decisamente più brillante rispetto alle aree non distrettuali.
I distretti della Meccanica sono rimasti in territorio negativo anche in chiusura d’anno, ma con forti segnali di miglioramento (-3% l’export nel quarto trimestre).
Al contrario, hanno continuato a soffrire pesantemente i distretti della Moda: dopo il -53,8% tra aprile e giugno e il - 14,2% tra luglio e settembre, nel quarto trimestre 2020 le vendite all’estero sono rimaste ancora pesantemente negative pari al -15,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno prima.
I distretti lombardi più positivi e quelli più negativi
Tra i primi trenta distretti italiani per aumento dell’export in valore nel quarto trimestre 2020 rispetto al 2019 spiccano:
- Metalli di Brescia (943 milioni di € di export nel 4° trimestre 2020, +7,3% tendenziale)
- Rubinetti, valvole e pentolame di Lumezzane (862 milioni di € di export, +5,2%)
- Meccanica strumentale di Bergamo (666 milioni di €, +6,2%)
- Metalmeccanico del basso mantovano (266 milioni di €, +11,4%)
- Articoli in gomma e materie plastiche di Varese (339 milioni di €, +4,3%)
Tra i trenta distretti con il calo più pronunciato dell’export in valore nel quarto trimestre del 2020 rientrano:
- Seta-tessile di Como (229 milioni di € di export nel 4° trimestre 2020, -28,7% tendenziale)
- Meccanica strumentale del bresciano (215 milioni di €, -14,7%)
- Calzetteria di Castel Goffredo (90 milioni di €, -28,4%)
- Calzature di Vigevano (8,5 milioni di €, -79,9%)
- Meccanica strumentale di Milano e Monza (1,375 miliardi di €, -2,1%)
- Legno e arredamento della Brianza (633 milioni di €, -3,6%)
- Metalmeccanica di Lecco (410 milioni di €, -4,5%)
Il report completo è disponibile al seguente LINK.
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