Banca d'Italia: -9,4% il PIL della Lombardia nel 2020
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Report Banca d'Italia.
PIL della Lombardia: -9,4% nel 2020
Secondo le stime di Banca d’Italia il PIL regionale è diminuito del -9,4% nel 2020: il crollo maggiore è, in particolare, attribuito al secondo trimestre, ma variazioni negative del PIL hanno contraddistinto tutti e quattro i trimestri del 2020. La flessione del PIL della Lombardia è risultata leggermente più intensa della media nazionale (-8,9%).
La produzione industriale è diminuita di quasi il 10% nel 2020, in linea con la media nazionale
Nel 2020 la produzione dell’industria manifatturiera lombarda è diminuita del -9,8%, in linea con la media nazionale. I settori maggiormente colpiti dagli effetti della pandemia sono la moda e la siderurgia.
La capacità produttiva utilizzata è scesa nel 2020 di circa 8 punti percentuali rispetto all’anno precedente
Investimenti in calo: quasi il 60 per cento delle imprese ha ridotto gli investimenti nel 2020
Secondo le stime di Banca d’Italia quasi il 60% delle imprese ha ridotto gli investimenti nel corso del 2020. In termini di flussi il calo si è tradotto in una flessione del -12,6% degli investimenti. Tuttavia, si rilevano elementi positivi dalle prime informazioni raccolte sugli investimenti programmati per il 2021, che appaiono in forte ripresa.
Servizi privati non finanziari: -11,4% il fatturato a prezzi costanti nel 2020
I servizi sono stati colpiti duramente dalla pandemia e dal conseguente clima di incertezza che ne è derivato: nel dettaglio, sono rimasti maggiormente coinvolti i comparti ricettivi, della ristorazione, dell’intrattenimento e del commercio al dettaglio non alimentare. Secondo le stime di Banca d’Italia il fatturato (a prezzi costanti) del settore dei servizi è diminuito del -11,4% nel 2020.
Nel 2020 gli arrivi turistici in regione sono scesi di due terzi rispetto all’anno precedente (-59,2% in Italia), secondo Polis Lombardia, con una flessione più intensa per gli stranieri. Nell’indagine della Banca d’Italia sul turismo internazionale, la spesa dei turisti stranieri in Lombardia si è ridotta di circa il 61 per cento, come in Italia. Le manifestazioni fieristiche sono state organizzate solo nei periodi gennaio-febbraio e settembre-ottobre del 2020, con un calo di circa il 60 per cento del numero di eventi negli spazi gestiti da Fiera Milano SpA.
Gli scambi con l’estero hanno subito una forte contrazione
Le restrizioni alla mobilità, la chiusura di attività produttive e il crollo della domanda mondiale hanno prodotto effetti sugli scambi con l’estero della Lombardia già a partire da marzo 2020. Le esportazioni regionali sono diminuite del -10,6% nel 2020 su base annua (a valori correnti), a fronte di una riduzione del -9,7% a livello nazionale. Secondo le stime di Banca d’Italia nel 2021 il recupero delle esportazioni regionali dovrebbe essere favorito dalla prevista forte ripresa del commercio mondiale e della domanda potenziale.
Mercato del lavoro nel 2020: tassi di occupazione in calo ed effetto scoraggiamento in aumento tra la forza lavoro
Nel 2020 il calo dell’occupazione in Lombardia è stato del -1,7% (-2,0% in Italia), corrispondente a circa 77.000 occupati in meno rispetto al 2019. Ciò si è tradotto in una contrazione del tasso di occupazione, che è sceso al 66,9% in media d’anno, 1,5 punti percentuali in meno rispetto al 2019, con riduzioni più marcate per i giovani e gli stranieri.
È diminuita la disoccupazione, con un tasso giunto al 5,0% nel 2020 (dal 5,9% del 2019): tuttavia, la riduzione è il risultato di un effetto di scoraggiamento da parte della popolazione. È infatti salito il numero di individui che non cercano attivamente lavoro, ma sarebbero disponibili a lavorare, con un corrispondente incremento del tasso di mancata partecipazione al mercato del lavoro. Il peggioramento delle condizioni del mercato del lavoro è stato solo parzialmente mitigato dagli interventi governativi di sostegno: ad esempio, nel complesso del 2020 le ore autorizzate di Cassa integrazione guadagni (CIG) sono state oltre 17 volte quelle del 2019.
Start up innovative in crescita nonostante gli effetti della pandemia
Alla fine del 2020 in Lombardia le start up innovative erano circa 3.200, più di un quarto di quelle presenti in Italia; nella sola provincia di Milano è localizzato il 70,9% delle start up lombarde. A livello settoriale, l’82,5% delle start up lombarde risultano attiva nel comparto dei servizi, soprattutto nell’ambito della produzione di software e della consulenza informatica.
Il report completo di Banca d'Italia è disponibile al LINK.
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