Banca d’Italia: in Lombardia si consolida la ripresa, ma le dinamiche per dimensione e settore d’impresa restano eterogenee
Scegli un argomento
Rapporto annuale di Banca d'Italia sull'economia della Lombardia.
In sintesi
Nel 2016 la crescita prosegue moderata in Lombardia, diffusa sia nel manifatturiero sia nei servizi e con primi segnali positivi anche nell’edilizia residenziale.
Nel 2016 la produzione manifatturiera aumenta dell’1,3% rispetto al 2015, grazie soprattutto all’accelerazione sperimentata nella seconda parte dell’anno, seguita poi da ritmi ancor più sostenuti nel primo trimestre 2017. Trainano tutte le classi dimensionali di impresa, con una spinta più intensa delle medie e grandi imprese.
Secondo le indagini Banca d’Italia, nel 2016 il fatturato delle imprese industriali cresce dell’1,0% (a prezzi costanti), con gli incrementi più forti registrati dalle imprese che nel biennio 2014-2015 avevano compiuto maggiori investimenti o svolto attività di R&S. Nelle previsioni formulate dalle aziende, la crescita del fatturato si rafforzerà nel 2017.
Relativamente al terziario, nel 2016 prosegue la crescita, anche se con un’intensità inferiore rispetto al 2015 (+0,4% il fatturato nel 2016, +3,4% nel 2015).
Nelle costruzioni, si arresta la discesa nell’edilizia residenziale (valore della produzione 2016 stabile sul 2015) favorita dal rafforzamento del mercato immobiliare, mentre prosegue il calo della componente pubblica.
Gli investimenti aumentano nel 2016 e nel 2017, favoriti soprattutto dalle agevolazioni fiscali.
Dopo la stabilizzazione nel 2015, gli investimenti crescono nel 2016 grazie sia alle condizioni favorevoli di finanziamento sia alle agevolazioni fiscali. In particolare, più del 50% delle imprese industriali (soprattutto di grandi dimensioni) ha investito in tecnologie digitali avanzate legate a Industry 4.0. Per quasi il 10% di esse questi investimenti hanno rappresentato più di un quinto del totale investito.
Il trend positivo continuerà nel 2017, grazie alla agli incentivi.
La redditività delle imprese lombarde si rafforza.
Secondo le indagini Banca d’Italia, circa il 75% delle imprese lombarde dell’industria e dei servizi chiude il 2016 in utile, e il saldo tra quota di aziende in utile e quota di aziende in perdita sale a 36 punti percentuali. Migliora inoltre la redditività operativa (MOL su attivo) in tutti i settori produttivi.
Il mercato del lavoro migliora, influendo positivamente sul potere d’acquisto delle famiglie.
Il numero di occupati nel 2016 è superiore al picco pre-crisi del secondo semestre 2008. Il miglioramento delle prospettive occupazionali ha favorito un incremento del tasso di attività (al 71,6% nel 2016, sopra la media nazionale): aumentano gli occupati e al contempo diminuiscono gli inattivi (sono in consistente calo coloro che non cercano lavoro perché convinti di non trovarlo, mentre sono stabili coloro che non cercano per motivi di studio/formazione). Tale diminuzione degli inattivi riduce il tasso di disoccupazione al 7,4% (sotto la media nazionale ma ancora più che doppio rispetto al pre crisi).
Gli Investimenti Diretti Esteri (IDE) in entrata superano quelli in uscita e in % al PIL regionale sono più che doppi rispetto alla media nazionale.
In termini di stock, a fine 2015 gli IDE dall’estero (in entrata) sono pari a 167 miliardi di euro, superiori agli IDE all’estero (in uscita) pari a 147 miliardi. In rapporto al Pil regionale, gli IDE in entrata (46,5%) sono più che doppi rispetto alla media nazionale (18,9%), mentre gli IDE in uscita (40,7%) sono superiori di circa il 50% (26,1% la media nazionale).
I prestiti tornano a crescere nel 2016 per le medie e le grandi imprese, mentre continuano a contrarsi per le piccole imprese.
Dopo il ristagno del 2015, il prestiti bancari alle imprese crescono nel 2016 (+1,2%), per effetto di una domanda favorevole e di politiche di offerta distese. Nel primo trimestre 2017 tale dinamica positiva prosegue, seppur con intensità minore (+0,7%).
Il trend si conferma però eterogeneo sia per classi dimensionali di impresa sia per settori. Tra le imprese, i prestiti crescono a tassi sempre più sostenuti per le medie e le grandi (+1,9% a dicembre 2016), mentre continuano a contrarsi per le piccole (-2,9%). A livello settoriale, i finanziamenti si rafforzano per il manifatturiero e il terziario, mentre si intensifica il calo per le costruzioni.
La produttività lombarda è stagnante nel confronto europeo.
Nel periodo 2001-2014 la Lombardia è cresciuta a tassi inferiori in termini di PIL pro capite rispetto a un cluster di regioni europee individuato da Banca d’Italia per omogeneità di PIL pro capite, tasso di occupazione e struttura produttiva a inizio anni 2000.
Scomponendo la variazione del PIL pro capite in modo da isolare i contributi forniti dalla produttività (PIL per occupato) e dall’utilizzo del fattore lavoro (occupati sulla popolazione), è evidente come il divario di crescita della Lombardia nel confronto europeo sia legato soprattutto all’evoluzione della produttività: stagnante nel 2001-2008, in contrazione nel 2008-2013 (cui si somma anche la diminuzione del tasso di occupazione), in debole crescita nel 2013-2014.
Questa divergenza di performance emerge anche in termini di produttività per ora lavorata.
La specializzazione in attività ad alta tecnologia e intensità di conoscenza rimane bassa.
La specializzazione della Lombardia nella manifattura ad alta e medio-alta tecnologia e nei servizi ad alta intensità di conoscenza si conferma inferiore che nel benchmark europeo, anche se in Lombardia tra il 2008 e il 2014 la specializzazione nel manifatturiero a medio-alta tecnologia e nei servizi ad alta tecnologia aumenta più che nei benchmark.
Il volume completo è disponibile al seguente link: report completo.
Non sei associato e ti servono informazioni?
ContattaciAzioni sul documento