Orientare i giovani al lavoro:

presentare le professioni e le competenze richieste dalle imprese

Per offrire ai giovani maggiori opportunità di successo formativo e professionale, è fondamentale uno stretto raccordo tra le scuole e il mondo produttivo. È quindi opportuno che le scelte formative e professionali dei giovani trovino un adeguato collegamento con i profili e le prestazione attese dalle imprese.

Questo collegamento, nel quale le imprese sono chiamate a svolgere una funzione tipicamente orientativa, è possibile facendo conoscere agli studenti:

  1. Il lavoro come dimensione utile per l’orientamento
  2. La domanda di competenze delle imprese
  3. Le modalità di ricerca del lavoro e ricerca del personale

1) Il lavoro come dimensione utile per l’orientamento

Il contributo delle imprese in attività di orientamento è cruciale in quanto consente ai giovani di:

  • conoscere e valutare le proprie attitudini confrontandole con le opportunità di lavoro disponibili
  • valutare le proprie scelte professionali anche in funzione dello sviluppo sociale ed economico, non solo della soddisfazione personale
  • definire il proprio percorso formativo in funzione dei propri progetti professionali
  • testare la propria capacità di applicare le proprie conoscenze e le abilità, acquisite non solo nel percorso scolastico, nella risoluzione di un compito professionale
  • capire che la durata della formazione non comporta sempre e comunque un incremento delle competenze e della soddisfazione professionale

Consulta la sezione del sito dedicata alle nostre iniziative di orientamento

2) La domanda di competenze delle imprese

Il livello di professionalità del capitale umano aziendale è un fattore strategico per supportare le esigenze di competitività e le strategie di innovazione tecnologica e organizzativa.

La qualità delle risorse professionali che entrano in azienda è legata, più che all’aumento della quantità dell’istruzione ricevuta, alla capacità di utilizzare le proprie conoscenze ed esperienze per produrre nuovo valore attraverso il lavoro.

Nella società della conoscenza è sempre meno importante raccontare i mestieri e le professioni, il vero focus è il valore aggiunto delle risorse umane: come l’azienda lo individua, lo costruisce e lo sviluppa.

La competenza è la risorsa decisiva per il successo, sia per le imprese, sia per le persone. Ma cosa intendiamo per competenza?

La capacità dimostrata di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale.

Detto in altri termini essere competenti vuol dire:

  • saper fare una cosa
  • sapere perché e come farla
  • sapere come rifarla anche quando cambiano le condizioni di lavoro o i modi di produzione

La competenza quindi richiede di saper usare, combinandole nel modo più produttivo possibile, conoscenze, abilità, atteggiamenti e deve essere implementata nel corso della vita. Questa sintesi tra conoscenza e capacità di applicazione si compie essenzialmente attraverso la cultura tecnica e tecnologica.

In collaborazione con le imprese e l’Ufficio Scolastico Regionale è stato individuato un repertorio di competenze trasversali e specifiche per diversi ambiti produttivi, da considerarsi quale livello di ingresso in azienda al termine del percorso di istruzione secondaria.

3) Le modalità di ricerca del lavoro e ricerca del personale

La funzione orientativa da parte dell’azienda può esplicarsi nel presentare agli studenti (e anche ai docenti) quali sono le modalità di reclutamento e i processi di selezione delle nuove risorse da inserire .>

L’illustrazione di tali processi riveste una doppia utilità: per gli studenti, in quanto acquisiscono la capacità di individuare i canali più adeguati di contatto con l’azienda; per le imprese, in quanto – in tal modo – ricevono candidature più mirate con conseguente risparmio di tempo nei processi di selezione.

Si tratta di quindi di presentare le procedure di reclutamento che, a titolo esemplificativo, possono essere: contatti diretti con scuole (o università o fondazioni ITS) o con singoli docenti, costruzione di un database interno con i nominativi dei neodiplomati (o neolaureati), supporto di società specializzate nella ricerca del personale o di Agenzie per il Lavoro, programmi specifici di reclutamento etc.


Nell’ambito di tale attività di orientamento può essere utile supportare la scuola nell’approfondimento delle modalità di ricerca del personale, quali:

Infine, a completamento di tale attività di orientamento al lavoro, la simulazione o la realizzazione di colloqui di selezione, anche funzionali all’inserimento in tirocinio durante il percorso di alternanza, può essere assolutamente utile per gli studenti

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