Dopo il diploma ...

Il valore altamente professionalizzante dell’alternanza scuola-lavoro non si esaurisce all’interno della scuola secondaria. Proprio dalle imprese nasce la necessità di strutturare percorsi di formazione professionalizzante post-diploma, che si collocano quindi nel segmento terziario dell’offerta formativa.

Ne sono un esempio:

  1. I percorsi di Istruzione Tecnica Superiore (ITS)
  2. La sperimentazione della Laurea Duale

1. I percorsi di Istruzione Tecnica Superiore (ITS)

Gli Istituti tecnici superiori (ITS) sono istituti di eccellenza ad alta specializzazione tecnologica e si caratterizzano per lo stretto raccordo con il sistema produttivo. Si configurano come il segmento di formazione terziaria non universitario, con una forte connotazione professionalizzante, in risposta alla domanda delle imprese di figure molto ricercate, ma oggi di difficile reperimento; in sintesi, mirano a formare «super tecnici» con nuove ed elevate competenze tecniche e tecnologiche in aree strategiche per la competitività del sistema produttivo (meccatronica, beni culturali e turismo, chimica e biotecnologie, efficienza energetica, ICT, agroalimentare).

Video-Progetto-ITS

I corsi ITS nascono solo dove è presente un reale fabbisogno da parte del mondo del lavoro; anche la continuità e il loro consolidamento nel tempo dipende dai risultati occupazionali dei diplomati a 12 mesi dal conseguimento del titolo.

I percorsi ITS hanno una durata di quattro semestri, per complessive 1.800/2.000 ore di attività, e sono progettati nel rispetto dei seguenti standard di riferimento:

  • ciascun semestre comprende ore di attività teorica, pratica e di laboratorio ed è articolato in moduli
  • sono previsti tirocini formativi obbligatori almeno per il 30% del monte ore complessivo, con possibilità di svolgimento anche all’estero
  • i piani di studio fanno riferimento a competenze comuni, nonché a competenze tecnico-professionali riguardanti la specifica figura di tecnico superiore
  • i docenti provengono per non meno del 50% dal mondo del lavoro con esperienza professionale maturata nel settore produttivo di riferimento per almeno cinque anni.

Al termine dei percorsi, è previsto il rilascio del titolo di Diploma di Tecnico Superiore, con l’indicazione dell’area tecnologica e della figura nazionale di riferimento, che corrisponde al 5° livello EQF (European Qualification Framework, ovvero il sistema europeo di classificazione) e che consente l’accesso ai pubblici concorsi e alle Università con il riconoscimento di specifici crediti formativi universitari (CFU).

Sotto il profilo giuridico, gli ITS si configurano come fondazioni di partecipazione, ossia un’istituzione di diritto privato che rappresenta una sintesi tra l’elemento personale, tipico delle associazioni, e l’elemento patrimoniale caratteristico delle fondazioni; scuole, imprese ed enti di formazione collaborano quindi alla costituzione di Fondazioni che progettano e gestiscono i corsi ITS.

Per conoscere le modalità di costituzione e di gestione delle Fondazioni ITS e dei relativi percorsi, è disponibile una dispensa informativa.

Le IMPRESE svolgono un ruolo da protagoniste all’interno dei percorsi ITS che si può esplicare attraverso diverse modalità di collaborazione:

  • partecipare in qualità di soci fondatori, ossia coloro che danno vita alla fondazione di partecipazione e la dotano dei mezzi necessari per raggiungere gli obiettivi statutari; l’impresa pertanto è tenuta a sottoscrivere l’atto costitutivo della Fondazione e a versare la propria quota del fondo patrimoniale
  • partecipare in qualità di soci partecipanti, ossia coloro che - condividendo le finalità e gli scopi della Fondazione di partecipazione - contribuiscono operativamente alla vita della medesima mediante l’erogazione di contributi in denaro, corrisposti una tantum o a cadenze periodiche
  • contribuire alla didattica dei percorsi formativi, mettendo a disposizione i propri collaboratori in qualità di docenti oppure mettendo a disposizione laboratori e/o strutture aziendali per la realizzazione di moduli didattici di natura pratica e professionalizzante
  • offrire opportunità di stage agli studenti frequentanti i corsi di Istruzione tecnica superiore; si tratta nello specifico di tirocini curricolari attivati all'interno del periodo di frequenza del corso, anche se svolti al di fuori del periodo di calendario formativo. Tali tirocini sono esclusi dalle comunicazioni obbligatorie di avvio, proroga e cessazione, dall’obbligo di corrispondere l’indennità di partecipazione e di rilasciare un’attestazione specifica per la certificazione dei risultati conseguiti
  • offrire borse di studio agli studenti più meritevoli oppure destinare erogazioni liberali a sostegno dell’attività della Fondazione ITS (di cui la normativa fiscale prevede la deducibilità).

Guarda i video ITS >

2. La sperimentazione della Laurea Duale

Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza e Università degli Studi di Milano hanno avviato nell’anno accademico 2015/2016 un progetto pilota di realizzazione in alternanza della laurea triennale in Informatica, denominato ULISSE - Università Lavoro Impresa per lo Sviluppo Strategico dell’Education, sul modello del sistema duale tedesco.

Alla sperimentazione hanno aderito 12 aziende che hanno collaborato insieme all’Università a definire un modello di alternanza senza alterare il percorso universitario, per arricchirlo con il proprio know-how formativo nelle fasi di progettazione e valutazione. Il progetto si pone l’obiettivo di:

  • qualificare le competenze professionali e trasversali degli studenti, in una logica di complementarietà tra studio e lavoro
  • offrire un percorso di «eccellenza» rivolto agli studenti meritevoli
  • consentire un ingresso rapido e qualificato nel mondo del lavoro già durante il corso di laurea
  • incentivare gli studenti a conseguire la laurea nei tempi previsti dall’ordinamento
  • innovare l’articolazione didattica del corso di laurea (prima esperienza in Italia) definendo un nuovo modello di alternanza studio-lavoro che potrà essere scalabile e replicabile in altri contesti

Video-Progetto-Ulisse

Modalità di realizzazione

Primo anno di corso. Gli studenti si dedicano esclusivamente all’attività in Università.

Secondo anno di corso.  Presenza in azienda in tirocinio per complessive 90 giornate equivalenti, pari a circa il 40% dell’anno accademico nel periodo novembre-luglio, fruibili in modalità part time da concordare con l’azienda (lo studente riceve un riconoscimento economico pari a 3.000 euro complessivi).

Al termine viene effettuata una valutazione dell’esperienza da parte dei docenti, degli studenti e delle imprese al fine del proseguimento del percorso in azienda l’anno successivo.

Terzo anno di corso.  Inserimento in azienda con contratto di apprendistato di alta formazione per complessive 150 giornate equivalenti, pari a circa il 60% del tempo nell’arco di 12 mesi (definito a contratto), fruibili in modalità part time da concordare con l’azienda (lo studente riceve un riconoscimento economico pari a quanto stabilito dal contratto di apprendistato di alta formazione, strutturato in modalità part time al 60%).

Tesi a valle del terzo anno di corso (6 mesi). Prosecuzione del contratto di apprendistato di alta formazione per complessive 120 giornate in modalità full time (lo studente riceve un riconoscimento economico pari a quanto stabilito dal contratto di apprendistato di alta formazione al 100%)

Fattori chiave

La coprogettazione del progetto formativo individuale da parte di aziende e università e il continuo confronto tra tutor universitari e tutor aziendali è l’elemento fondamentale per la buona riuscita dell’esperienza. L’obiettivo è arricchire il tradizionale percorso didattico universitario con il contributo delle aziende, senza alterarlo strutturalmente. Di fatto le aziende visionano i programmi di studio dei singoli insegnamenti e propongono un project work che sia coerente con almeno parte del programma di esame. I docenti validano il project work e si impegnano a valorizzare l’esperienza di apprendimento on the job in sede di esame.

Come per l’alternanza scuola-lavoro, l’esperienza in azienda diviene parte integrante del percorso di studi, complementare alla didattica.

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