Le transizioni green e digitale passano da persone e ricerca Intervista

Le transizioni green e digitale passano da persone e ricerca

Articolo a firma Giovanni Tronchetti Provera - Il Sole 24 Ore 19 luglio 2024.

Coniugare crescita economica, sociale e ambientale è la sfida del mondo contemporaneo. Una sfida che, secondo il Rapporto ASviS 2023 sul tema “L’Italia e gli obiettivi di sviluppo sostenibile”, vede la UE come l’area più avanzata nel rispetto dell’Agenda 2030, anche grazie alle sue imprese e alla loro comprensione della stretta correlazione tra sostenibilità e competitività. Oggi si può compiere un ulteriore passo avanti affrontando le due transizioni “gemelle”: quella del green e quella del digitale.  

Assolombarda sta lavorando all’obiettivo di accompagnare le imprese in questo scenario facendo leva sulla doppia sinergia di “persone-competenze” e “innovazione-ricerca”. Per guidare le transizioni, infatti, le persone e le loro competenze hanno un ruolo centrale; allo stesso modo, l’adozione di tecnologie abilitanti è cruciale per l’ottimizzazione e la digitalizzazione dei processi produttivi, la riduzione degli sprechi e dei consumi delle risorse. Intelligenza artificiale, robotica, “internet of things”, produzione in 3D sono esempi di tecnologie avanzate per le quali sono necessarie figure altamente specializzate, alle quali è affidato il compito di rendere i modelli lavorativi più efficienti per una maggiore sostenibilità dei processi e dei prodotti.

Questo nuovo approccio vale tanto per le grandi quanto per le piccole imprese, ma occorre fare di più: se vogliamo davvero accelerare la transizione verso un'economia efficiente sotto il profilo delle risorse e attenta alle tematiche sociali e ambientali, occorrono anche politiche industriali che sostengano le aziende nel ripensamento dei propri modelli di business. In questo ambito l’Unione Europea ha fortemente accelerato sui temi della sostenibilità con le sue azioni di regolamentazione. Le nuove regole relative alla Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), ad esempio, aumenteranno gradualmente il numero di aziende che dovranno rendicontare il proprio impatto ambientale, sociale ed economico, spingendole a illustrare metriche, strategie, obiettivi e modelli di governance sui temi più rilevanti per le loro attività.

Tale direttiva punta a promuovere trasparenza e responsabilità lungo tutta la catena del valore, per incentivare pratiche più sostenibili ed etiche in tutte le fasi del processo produttivo e commerciale. L’obiettivo è chiaro: continuare a sostenere un processo trasformativo dell’industria europea verso modelli sostenibili, innovativi e duratori. Un processo che, auspicabilmente, dovrà tenere presente anche la necessità di ridurre la nostra dipendenza da altre economie per le materie prime e le tecnologie di un futuro già presente.

È evidente come la costruzione di un futuro sempre più sostenibile dipenda da una pluralità di soggetti diversi: istituzioni, associazioni, imprese, comunità e territorio, tutti impegnati attorno a quello che, in Assolombarda, definiamo “valore d’insieme”. Un’attitudine ispirata al fare, tipica delle nostre aziende, che può innescare un vero e proprio circolo virtuoso per espandere il potenziale industriale italiano e, allo stesso tempo, per favorire la crescita sostenibile del Paese.

 

Giovanni Tronchetti Provera
Vicepresidente Assolombarda con delega Sostenibilità