Un fondo sovrano europeo per aiutare l'industria e l'Unione
L'editoriale di Alessandro Spada, Presidente Assolombarda - Il Sole 24 Ore, 3 agosto 2024
Le nostre imprese, i territori di Milano, Monza e Brianza, Lodi e Pavia e più in generale l'economia lombarda continuano a trainare l'Italia, migliorando ancora una volta le previsioni di crescita annua del Pil. Si tratta di una buona notizia per la competitività di tutto il Paese nonché la testimonianza della forza strutturale del nostro sistema economico. Le ultime previsioni, infatti, stimano una crescita regionale del Pil per il 2024 al +1,1%, in aumento rispetto alle previsioni di fine 2023 e nonostante la crisi della Germania. Vorrebbe dire registrare un +6,7% rispetto al 2019, un ritmo di espansione superiore a quello italiano (+4,4%) e a quello dei benchmark europei: Baden-Württemberg (+0,7%), Bayern (+2,3%) e Cataluña (+4,8%). Nonostante l'instabilità e i profondi cambiamenti geopolitici, economici e sociali, le nostre imprese hanno saputo reagire bene e questo è sicuramente motivo di orgoglio industriale. Ma "anche il sole ha le sue macchie". Oggi, difatti, a differenza di servizi e costruzioni, rileviamo un rallentamento dell'industria in questa prima parte del 2024 dovuto ad una domanda domestica e globale ancora debole, a cui si aggiungono l'onda lunga delle misure restrittive di politica monetaria, l'inflazione, i prezzi energetici alti e i minori investimenti anche per l'attesa di Transizione 5.0, che rende oggi difficile per le imprese rinnovarsi in quei mesi, quelli estivi, che sono più favorevoli per mettere a terra questo tipo di misure. Ancora una volta, questa fotografia richiede di definire al più presto politiche industriali favorevoli, a partire dal livello europeo.
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