"Flat tax per i giovani e taglio del cuneo misure cruciali per creare occupazione" Intervista

"Flat tax per i giovani e taglio del cuneo misure cruciali per creare occupazione"

Intervista del Presidente Alessandro Spada su Avvenire - 29 dicembre 2022

Una flat tax per i giovani che riduca al 5% il costo del lavoro per i primi cinque anni di assunzione e un taglio 'pesante' del cuneo fiscale che renda più consistenti gli stipendi della classe media. Dal presidente di Assolombarda Alessandro Spada arrivano proposte concrete al governo, sostenute da dati e previsioni, per contrastare i tanti aspetti paradossali delle prospettive lavorative dei nostri ragazzi. Storture di lungo periodo, dal fenomeno dei Neet alla fuga di cervelli alla mancanza di competenze specializzate, diventate insostenibili alla luce del quadro economico attuale.

Il nostro non è un Paese per giovani, anzi invecchia a vista d'occhio tra trasferimenti all'estero e denatalità.

"I dati Istat ci costringono a guardare in faccia la realtà: nel 2070 saremo 47,7 milioni con un calo di abitanti del 19%. Le nascite nel 2021 sono state appena 400mila, un nuovo record negativo. L'inverno demografico brucerà un terzo de Pil. Per invertire la rotta servono misure di sostegno all'occupazione giovanile e femminile in particolare con il potenziamento dei servizi all'infanzia, previsti dal Pnrr. Un altro problema è che i nostri giovani più talentuosi preferiscono andare all'estero: solo nel 2021 sono stati 35mila. L'altra faccia della medaglia sono gli "scoraggiati": il 20% dei ragazzi italiani non studia e non lavora, molti si accontentano di 'lavoretti' senza futuro".

Il gap generazionale si fa sentire soprattutto quando si parla di retribuzioni, qual è la vostra ricetta per ridurlo?

"Proponiamo di estendere ai giovani il modello applicato ad imprenditori e professionisti che guadagnano sino a 65mila euro, che vengono assoggettati ad un'imposta del 5% per i primi cinque anni di attività e, successivamente, del 15%. L'idea è di applicare la stessa aliquota ai giovani neoassunti per i primi cinque anni di lavoro. Un incentivo che consentirebbe di avere stipendi più gratificanti. Si parla tanto delle misure per il ritorno dei cervelli in fuga, noi puntiamo a trattenerli direttamente in Italia. Oggi per i giovani il posto fisso non è più attrattivo perché poco retribuito, non sono rari i casi di dimissioni".

Leggi l'intervista completa disponibile scaricando il pdf correlato

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