«Apriamo ai giovani allargando i confini»
L'intervista di Alessandro Spada, Presidente di Assolombarda - Corriere della Sera, 17 ottobre 2023
«Milano non è più solo moda, business». Alessandro Spada, presidente di Assolombarda, lancia «un'alleanza pubblico-privata» per «una città più fruibile per i giovani».
«Un'alleanza tra pubblico e privato» con due obiettivi prioritari: «Un nuovo, vero progetto di Città metropolitana» e «una città più fruibile per i giovani». A nome degli industriali milanesi, Alessandro Spada, presidente di Assolombarda lancia una proposta che interviene nel dibattito ambrosiano post-pandemia e che punta a coinvolgere - evocando la definizione dell'arcivescovo Mario Delpini - tutti i «custodi della città», categoria nella quale «gli imprenditori si riconoscono».
Presidente Spada domani Assolombarda porta la terza edizione dell'iniziativa «Your next Milano» direttamente a Palazzo Marino. Anche voi industriali ritenete sia il momento di riflettere su un nuovo futuro?
«Dopo l'Expo Milano è cresciuta tantissimo, da tutti i punti di vista: dal numero dei visitatori a quello degli investitori e delle aziende che hanno scelto di avere sede qui. Era già una città internazionale, ma ora si sta ponendo ancora di più come il vero centro d'Europa, non soltanto geografico. Prima del 2014 questa era soltanto la città della finanza e della moda, ora è molto di più in tanti settori, praticamente è diventata Milano a 360 gradi».
Fin qui tutto bene. Quali sono invece i punti critici alla base di questo bisogno di tornare a discutere?
«Non va affatto tutto male, ma dobbiamo cogliere i motivi di malessere. Per esempio quello che riguarda i giovani, naturalmente attratti da una città che però, proprio per la spirale che lega investimenti, costi e prezzi, tende a essere sempre più cara. E poi c'è una questione strutturale, noi da sempre sosteniamo che Milano non possa essere una città da un milione e mezzo di persone ma deve allargarsi almeno a tre milioni e mezzo. Però ci scontriamo con una Città metropolitana che di fatto non è mai nata».
Giovani e Città metropolitana: perché collega tra loro proprio questi due temi?
«Perché se si parla del caro affitti che penalizza i giovani, per esempio, una risposta potrebbe stare nello sviluppo della città, con politiche armonizzate su un territorio più ampio. Ma affrontare sfide simili servono poteri, persone e risorse economiche».
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