Cruscotto materie prime - I tagli Opec+ riaccendono il prezzo del petrolio
Scegli un argomento
Report febbraio-marzo: dopo l'annuncio dei nuovi tagli Opec+, torna a salire il prezzo del petrolio. Rallenta la discesa del gas, mentre rientrano i costi dei noli navali nonostante il perdurare della crisi nel Mar Rosso.
Torna a crescere il prezzo del petrolio nei primi mesi del 2024, superando quota 85 $/barile nella seconda metà di marzo (+9% su dicembre 2023). Le quotazioni del greggio, rimaste pressoché immuni alle tensioni geopolitiche in Medio Oriente, hanno subito l’effetto annuncio dei nuovi tagli alla produzione Opec+ e della revisione nelle stime dell’International Energy Agency, che ora prevede un leggero deficit di offerta per l’anno in corso. Si arresta anche la caduta nel prezzo del gas, che negli ultimi giorni di marzo si è stabilizzato intorno ai 27/28 €/MWh. Sono invece in rientro i costi dei noli navali, nonostante il perdurare della crisi nel Mar Rosso: il costo di un container da 40 piedi sulla tratta Shanghai-Genova è pari 3.520€ all’ultima rilevazione del 28 marzo, in netto calo dai 5.854 €/container registrati a fine gennaio. Tra le altre materie prime, scendono i prezzi di ferro e acciaio, a causa di consistenti surplus di produzione. Infine, aumenta il costo dell’olio di palma, sempre più richiesto come componente dei bio-carburanti, e continua a crescere la quotazione del legno.
I primi mesi del 2024 segnano un’inversione di tendenza per il prezzo del petrolio, che è tornato a superare gli 85 $/barile nella seconda metà di marzo. Nonostante questo rialzo (+9% la media di marzo rispetto a dicembre), la quotazione del petrolio Brent non sembra aver risentito significativamente delle attuali tensioni in Medio Oriente. I rincari più recenti, infatti, sono dovuti ad un ribaltamento nel rapporto tra domanda e offerta, causato prima dall’annuncio dei membri Opec+ di estensione dei tagli alla produzione e in un secondo momento dalle nuove stime dell’International Energy Agency (IEA), che prevedono un eccesso di domanda nei prossimi mesi. Al netto dei rialzi degli ultimi tre mesi, il costo del petrolio è ancora lontano dai picchi di metà 2022, ma anche dalle quotazioni dello scorso settembre (superiori ai 90 $/barile).
Anche la quotazione del gas TTF ha interrotto la sua discesa, iniziata nella seconda metà di ottobre, toccando un minimo il 23 febbraio con 22,9 €/MWh per poi stabilizzarsi intorno ai 27/28 €/MWh negli ultimi giorni di marzo. Per quanto i ribassi siano stati importanti negli ultimi sei mesi, il prezzo del gas resta molto elevato nel confronto storico: l’attuale quotazione è ancora più che doppia rispetto al gennaio 2020, preso come riferimento pre-Covid e pre-conflitto Russo-Ucraino.
Scendono gradualmente i prezzi dei noli, nonostante il perdurare della crisi nel Mar Rosso causata degli attacchi Houthi alle navi mercantili di passaggio nello stretto di Bab el-Mandeb. All’ultima rilevazione del 28 marzo, l’indice Drewry per il costo di un container da 40 piedi sulla rotta Shanghai-Genova è calato di 40 punti percentuali dal picco di fine gennaio.
I metalli ferrosi sono le materie prime che mostrano le riduzioni di prezzo più importanti sia nel breve che nel lungo termine, anche in questo caso per uno sbilanciamento del rapporto domanda-offerta a favore della seconda. Al contrario, aumenta significativamente il prezzo dell’olio di palma e prosegue il lento rialzo della quotazione del legname di conifere nordamericano.
I mercati dei metalli rari continuano a essere caratterizzati da un eccesso di offerta nel breve-medio termine, soprattutto da parte di Indonesia e Cina, che sta portando a un ribasso nei prezzi. La quotazione del cobalto non ha dato segni di ripresa tra febbraio e marzo, mentre il nichel ha sperimentato un rimbalzo solo temporaneo dopo la metà di febbraio.
Queste dinamiche sono evidenti nella Tabella 1.1, dove vengono riportate le variazioni tra prezzo attuale (media di marzo) e prezzo pre-Covid (media di gennaio 2020) insieme a una heatmap delle variazioni di prezzo mensili, trimestrali e annuali (tutti i dati sono basati su medie mensili di osservazioni giornaliere).
In allegato, la nota completa (con i grafici che mostrano l’andamento delle quotazioni delle materie prime) e la tabella riassuntiva con il dettaglio degli ultimi prezzi rilevati.
Non sei associato e ti servono informazioni?
ContattaciAzioni sul documento