Booklet Smart City 2024: la smartness di Milano nel confronto europeo

Milano al top per riciclo e in crescita sulla mobilità, la qualità dell'aria resta un problema.

Milano continua la sua trasformazione in città smart. Nel suo percorso verso una sostenibilità ambientale e sociale emergono miglioramenti nelle infrastrutture tecnologiche e digitali, nella mobilità elettrica e in sharing, nell’efficienza energetica e nella partecipazione dei cittadini in chiave digitale. Milano tiene così il passo delle città benchmark europee, registrando primati in alcuni ambiti (come nel caso della raccolta differenziata) e progredendo più faticosamente in altri (come nel caso della qualità dell’aria).

Questo è quanto emerge dal nuovo Booklet smart city 2024, giunto alla settima edizione e svolto in collaborazione con EY, che misura e racconta la smartness di Milano confrontata con altre cinque città europee, Barcellona, Parigi, Amsterdam, Berlino e Monaco. L’analisi è condotta attraverso 113 indicatori raggruppati in tre ambiti di analisi: le infrastrutture digitali per la resilienza, le reti per la sostenibilità ambientale e i servizi e gli usi digitali e smart della città. Questa edizione si arricchisce con la presentazione di alcuni casi d’uso e iniziative smart city nei tre ambiti considerati, con esempi sia sulle città benchmark che su altre città globali e una particolare attenzione ai dati e all’intelligenza artificiale. Concludono il Booklet gli spunti emersi da un focus group con le imprese della Milano Smart City Alliance, quest’anno incentrato sul ruolo dei dati per la smart city.

Per quanto riguarda il primo ambito, la connettività sia fissa sia mobile è largamente sviluppata a Milano e nelle città benchmark. In particolare Milano ha l’offerta migliore in termini di capillarità del wi-fi pubblico, facendo registrare il record di hotspot rispetto al numero di abitanti. Migliora anche la performance della connettività fissa, con aumenti del 38% e dell’11% nelle velocità di download e upload, così che Milano si posiziona al terzo e al secondo posto rispettivamente rispetto ai benchmark. Leggermente peggiore il quadro della connettività mobile, in cui Milano è quinta per velocità di download e terza per upload.

Sempre sul fronte infrastrutturale, Milano mantiene un buon posizionamento nella sensoristica per la raccolta dei dati. Infatti, dei 19 ambiti monitorati nel Booklet (dalla sharing mobility, allo smart metering di energia e rete idrica, all’illuminazione pubblica intelligente), si rileva la presenza di sensoristica in 17 ambiti, un risultato appena inferiore a Berlino e Barcellona.

Passando al secondo ambito, relativo alle reti per la sostenibilità ambientale, il capoluogo lombardo presenta luci e ombre. Tra i punti di forza si confermano la raccolta differenziata e la mobilità sostenibile. Stando ai dati più recenti, Milano è ancora al primo posto per percentuale di rifiuti conferiti a riciclo, pari al 62,1% nel 2022, una misura tre volte superiore a quella di Parigi. Prosegue anche il cammino verso una mobilità sostenibile, con una quota di veicoli a basse emissioni in aumento (dal 12,6% al 15,3%, inferiore solo al 15,5% di Monaco), con il primato per le bici in sharing (quasi 18 mila) e con un prolungamento di 14km delle piste ciclabili.

Ci sono poi indicatori in cui Milano registra crescenti investimenti, sebbene non si posizioni ai primi posti tra le città benchmark: è soprattutto il caso dei punti di ricarica per le auto elettriche (quasi 2 mila per milione di abitanti), in forte aumento rispetto all’anno precedente, come confermato anche dai dati 2023 della potenza installata (19 mila kW per milione di abitanti), in cui sorpassa Barcellona e Berlino. Anche la rete di teleriscaldamento e la potenza dei pannelli fotovoltaici sono in crescita a Milano, che tuttavia in queste misure resta ancora lontana dai top performer.

Sempre in ambito sostenibilità ambientale, il punto maggiormente critico si conferma nella qualità dell’aria. I dati definitivi 2022 sui principali inquinanti pubblicati dalla European Environment Agency vedono Milano prima tra i benchmark per livello medio annuo di concentrazione del materiale particolato sospeso (PM2.5 e PM10, rispettivamente 22,5 e 32,3 μg/m3) nonché dell’anidride solforosa (SO2, 2,9 μg/m3) e del biossido di azoto (NO2, 34,2 μg/m3), e seconda dopo Barcellona per l’ozono (O3, 50,6 μg/m3). Lo stesso posizionamento è rispecchiato dal numero di giorni in cui sono state superate le soglie definite dall’OMS, da cui emerge in particolare un gap tra Milano e le altre città nel PM10: se in tutte le altre città benchmark si sono sommati 37 giorni sopra soglia nel 2022, nella sola Milano è stato oltrepassato il limite 76 volte. Una nota positiva viene dai dati dell’NO2, le cui concentrazioni a Milano sono in calo, indicando un impatto positivo del graduale rinnovo del parco auto circolante, che vede diffondersi le vetture a bassa emissione di ossidi di azoto.

Nel terzo ambito, si analizzano i servizi e i nuovi usi smart della città, con un focus sul trasporto pubblico e sulla micromobilità. A Milano, emerge un chiaro trend con mezzi pubblici e in sharing in ascesa, a fronte di un costante declino nell’uso di mezzi privati; tuttavia, non si è ancora chiuso il gap con la situazione pre-pandemica, in particolare rispetto all’uso della metropolitana. Una indicazione di graduale rientro nell’uso dei mezzi pubblici, dopo le restrizioni del periodo COVID-19, proviene anche dalle statistiche Moovit 2022 sul trasporto pubblico: rispetto al 2020, in quasi tutte le città benchmark sono in aumento sia i tempi medi di viaggio e di attesa alle fermate sia la distanza media percorsa per recarsi sul luogo di lavoro.

Con riferimento, infine, ai servizi digitali offerti dalla città, il Booklet mappa le piattaforme online di ‘digital engagement’: Milano, al pari delle altre realtà urbane, presenta una vasta offerta di servizi dedicati alla partecipazione dei city users, con la piattaforma più avanzata per quanto riguarda l’e-welfare. I canali social per la comunicazione utilizzati dal Comune di Milano riscuotono buoni risultati, soprattutto su X (su cui ha il maggior seguito rispetto alle altre piattaforme) e su Instagram (che registra il tasso di crescita più alto, +10% annuo di follower). Rispetto alla precedente edizione, sono stati pubblicati sul portale Opendata del comune di Milano nuovi dati relativi all’utilizzo di alcuni dei servizi digitali messi a disposizione da parte dell’Amministrazione: si registra un notevole aumento negli accessi e nelle ore navigate sulla rete Openwifi e nella affluenza sul Fascicolo del Cittadino.

Per ognuno dei tre ambiti di analisi vengono presentati dei casi d’uso, che mostrano alcune iniziative messe in atto nelle smart cities globali. L’intelligenza artificiale, combinata a un uso massivo dei dati, comincia a pervadere diversi fra questi progetti, motivo per cui viene dedicato un focus specifico su questo tema con le ‘best practices’ delle città del booklet.

Il ruolo di Big Data e Open Data nella smart city è stato ulteriormente approfondito grazie al contributo delle imprese della Milano Smart City Alliance (MSCA). Tra i principali spunti emersi da un focus group svolto lo scorso maggio, risalta innanzitutto il ruolo fondamentale delle imprese, i cui dati sono essenziali per avere una visione completa della città e di tutte le sue anime. I mezzi più importanti per valorizzare al meglio questi dati sono i Digital Twin (repliche virtuali e dinamiche degli ambienti urbani, alimentate da più fonti di dati) e gli strumenti innovativi dell’intelligenza artificiale. Secondo le imprese della MSCA, gli Open Data sono invece il mezzo in dote alle pubbliche amministrazioni per fini di trasparenza e generazione di valore, mettendo a disposizione un grande patrimonio informativo utile ai privati e alla ricerca. È stato però sottolineato che ancor più importante della raccolta dei dati, è la definizione di chiari obiettivi e strategie preventivi all’utilizzo dei dati stessi, in modo che questo sia ottimizzato e tradotto in servizi utili per la città.

Infine, le imprese della MSCA hanno presentato alcune iniziative che le vedono coinvolte in questo ambito: sono emersi diversi progetti con svariati ambiti di applicazione, che vanno dalla sostenibilità ambientale ed energetica alla sensoristica e alla mobilità, fino a iniziative di più ampio respiro che aiutano e abilitano le città a sfruttare al meglio tutte le potenzialità dei dati.

Le principali evidenze del Booklet sono oggetto di un focus sulla piattaforma Your Next Milano, mentre si rimanda al file in allegato per la versione completa.

Non sei associato e ti servono informazioni?

Contattaci
Contenuti correlati

Azioni sul documento