Riforma dell’IRPEF: pubblicata la circolare dell’Agenzia delle Entrate

I sostituti d’imposta che non sono riusciti ad applicare tempestivamente le nuove regole sulla tassazione dell’IRPEF possono applicare le modifiche normative entro il mese di aprile 2022, provvedendo ad effettuare un conguaglio per i primi tre mesi.

Con la circolare n. 4 del 18 febbraio 2022 l’Agenzia delle entrate ha fornito i primi chiarimenti sulla riforma dell’IRPEF, operata dalla Legge di Bilancio 20221 a decorrere dal 1° gennaio 2022.

In particolare, con l’obiettivo di ridurre la pressione fiscale e in accordo con gli obiettivi generali di semplificazione, la riforma ha previsto:

  • la modifica delle aliquote e degli scaglioni d'imposta;
  • la rimodulazione delle detrazioni;
  • la modifica del trattamento integrativo (c.d. bonus IRPEF);
  • le modifiche alle detrazioni per carichi di famiglia, in previsione dell’introduzione del nuovo assegno unico e universale;
  • il differimento dei termini relativi alle addizionali regionali e comunali all'IRPEF;
  • l’esclusione dall'IRAP per imprenditori individuali e professionisti.

Il più importante chiarimento reso dell’Agenzia ha riguardato il trattamento integrativo della retribuzione - con particolare riferimento alla clausola di salvaguardia che è stata introdotta per i contribuenti con un reddito complessivo tra i 15.000 e i 28.000 euro.

In particolare, viene precisato che il datore di lavoro è tenuto a riconoscere il bonus in automatico, sulla base delle informazioni in suo possesso, verificando:

  1. prima la "capienza" dell'imposta lorda determinata sui redditi da lavoro dipendente e assimilati rispetto alla detrazione spettante per le stesse tipologie reddituali, come per i titolari di reddito complessivo inferiore a 15.000 euro;
  2. successivamente “l’incapienza” dell'imposta lorda - determinata secondo le regole ordinarie e non sui soli redditi da lavoro dipendente e assimilati – rispetto ad alcune detrazioni individuate dalla norma.

Verificate le due condizioni, il sostituto d’imposta è poi tenuto ad effettuare un conguaglio alla fine dell’anno o alla cessazione del rapporto di lavoro (l’eventuale conguaglio definitivo deve essere effettuato in sede di dichiarazione dei redditi presentata dal lavoratore).

Gli ulteriori chiarimenti hanno poi interessato:

  • la rimodulazione delle detrazioni e delle addizionali IRPEF;
  • le corrette modalità di coordinamento tra la disciplina delle detrazioni d’imposta per figli a carico e la nuova disciplina dell’assegno unico e universale per i figli, in vigore dal 1° marzo 2022;
  • l’esclusione IRAP per imprenditori individuali e professionisti.

Ad ogni modo, qualora i sostituti d’imposta non siano riusciti ad applicare tempestivamente le nuove regole sulla tassazione dell’IRPEF, tenuto conto del necessario adeguamento dei software per la lavorazione delle buste paga, possono applicare le modifiche normative entro il mese di aprile 2022, provvedendo ad effettuare un conguaglio per i primi tre mesi.

Di seguito si analizzano tutti i chiarimenti contenuti nel documento di prassi.

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