Il portale degli interpelli

Nel caso di vendita con riserva di proprietà di un immobile su cui sono stati effettuati interventi agevolabili con il Superbonus (conclusi a dicembre 2023), il momento rilevante ai fini della determinazione dell'eventuale plusvalenza imponibile è quello in cui si verifica l'effetto traslativo della proprietà dell'immobile che, in caso di rateazione, coincide con il versamento dell'ultima rata da parte dell'acquirente.

Pertanto, nel caso di specie, in cui il versamento del corrispettivo viene effettuato in forma rateale per la durata di 10 anni in 120 rate mensili (dal 2024 al 2034), non si realizza la plusvalenza di cui all'art. 67, co. 1, lett. b-bis), del TUIR, in quanto all'atto della vendita, che si perfezionerà con l'integrale pagamento del prezzo concordato, saranno trascorsi più di 10 anni dalla conclusione dei lavori sull'immobile.

Nell'ambito del regime speciale IVA per le agenzie di viaggio (art. 74-ter del DPR n. 633/1972):

1) per i Pacchetti turistici, le fee denominate "minimum guarantee", "revenue share" e "profit share" non rientrano nel calcolo della base imponibile, poiché non possono qualificarsi come "costi sostenuti per le cessioni di beni e prestazioni di servizi effettuate da terzi a diretto vantaggio del viaggiatore", in quanto non direttamente rivolti a quest'ultimo;

2) per i Pacchetti ospitalità, in cui sono compresi sia il biglietto d'accesso all'evento che i servizi di ristorazione, intrattenimento e concierge a fronte di un unico corrispettivo, non è rinvenibile il nesso funzionale tra prestazione principale (biglietto d'accesso all'evento) e accessoria (altri servizi di ospitalità): di conseguenza, ciascuna operazione assume autonoma rilevanza ai fini IVA, dunque l'imposta relativa alla vendita dei biglietti d'ingresso e dei diversi servizi di ospitalità dovrà essere applicata separatamente, riservando a ciascuna operazione il relativo trattamento IVA.

Nell'ipotesi di versamento di contributi a fondi di previdenza complementare in sostituzione del PdR (premio di risultato), l'onere comunicativo al fondo, per evitare di assoggettare le somme a tassazione al momento della liquidazione della prestazione pensionistica, può essere assolto dal datore di lavoro al posto del dipendente. Pertanto, in tale casistica, quest'ultimo soggetto potrà ritenersi esonerato dall'adempimento comunicativo.

Nel caso di specie, la curatela del fallimento ha notificato in data 25 ottobre 2021 l'esito positivo del piano di riparto finale alla PEC di un soggetto che è stato oggetto di un'operazione straordinaria di cessione di ramo d'azienda, per il quale il soggetto subentrante non ha comunicato alcuna variazione relativa all'indirizzo PEC.

In tale eventualità, l'"erronea indicazione dell'indirizzo PEC del destinatario" è imputabile ad un comportamento inerte del soggetto subentrante che, in qualità di creditore interessato, al fine di ricevere tutte le comunicazioni inerenti la procedura concorsuale in essere, avrebbe dovuto comunicare alla curatela del fallimento l'eventuale nuovo indirizzo PEC.

Pertanto, tale circostanza non rende applicabile la disciplina del rimborso anomalo, di cui all'articolo 30­-ter del DPR n. 633/1972. 

Il cittadino italiano, residente in Germania tra maggio 2020 ed agosto 2023, che è rientrato in Italia a settembre 2023 per frequentare un master presso un'Università italiana, per il tirocinio svolto nell'ambito dell'attività formativa, tra il 10 giugno e il 31 agosto 2024, per il quale è riconosciuto un'indennità di partecipazione, non può fruire del regime impatriati.

Infatti, seppur le borse di studio corrisposte ai fini di studio o di addestramento professionale (tirocinio e/o stage) siano ricomprese tra i redditi assimilati al lavoro dipendente, sono comunque escluse dal regime speciale, in quanto derivanti dallo svolgimento di attività formative e non dallo svolgimento di un'attività lavorativa.

L'istante ha stipulato con una start up UK un contratto di noleggio di un impianto cluster per la produzione di energia elettrica, della durata di 36 mesi, in cambio del pagamento di un canone una tantum, mediante il quale tutta l'energia prodotta sarà di proprietà dell'istante e sarà nella piena disponibilità dello stesso sotto forma di "Energy Point" del valore nominale di 1€, compresi nel range E 5­6, che saranno versati mensilmente sull'account wallet del Cliente Finale.

In questa fattispecie, gli "Energy Point" incassati come attività d'investimento possono rientrare tra i redditi diversi di cui all'art. 67, co. 1, lett. c-quinquies), del TUIR, in quanto l'eventuale provento realizzato è condizionato ad un evento incerto, quale l'andamento della produzione di energia prodotta dall'impianto.

Ne consegue che l'Istante è tenuto ad indicare tali redditi nella Sez. II ­A del quadro RT del Modello Redditi PF e a compilare il quadro RW al fine di indicare l'attività estera di natura finanziaria detenuta (obblighi inerenti al monitoraggio fiscale).